Stiratore verticale, quanto costa e se funziona davvero

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Alzi la mano chi non vorrebbe avere uno strumento magico in grado di tenere i propri abiti sempre stirati e pronti all’uso. Riuscire a trovare il tempo per sistemare i propri vestiti nell’armadio della propria camera e al tempo stesso ritrovarli sempre lindi e pinti, pronti all’uso come se fossero usciti dalla lavanderia, piegati o stesi è un’impresa ai limiti dell’impossibile.

Eppure, il mercato offre soluzioni per questo tipo di bisogni, uno di questi è lo stiratore verticale.

Cos’è uno stiratore verticale e come funziona

Lo stiratore verticale è un comodo elettrodomestico dalle dimensioni contenute il cui funzionamento consiste nello stirare e contemporaneamente igienizzare gli indumenti, ottenendo questo risultato grazie al vapore che fuoriesce dai pori di acciaio. Il tutto, come da definizione, in verticale, senza bisogno di un piano di appoggio, ottenendo quindi il massimo risultato col minimo sforzo, in termini anche e soprattutto di tempo.

Questo strumento è composto da una caldaia che fa da serbatoio per l’acqua e una spia, posta sul dispositivo, la cui presenza è fondamentale per segnalarci quando lo stiratore è pronto per essere utilizzato, ossia quando il vapore è pronto per essere sprigionato grazie all’apposito tasto, situato comunemente sul manico dell’elettrodomestico.

Alcuni modelli, i più moderni, prevedono un tasto touch, molto più comodo e moderno, rendendo l’oggetto anche interessante da un punto di vista del design particolarmente ergonomico.

Generalmente lo stiratore verticale viene venduto con in dotazione una gruccia su di cui disporre gli indumenti stirati; non una gruccia normale, di quelle che comunemente abbiamo tutti negli armadi oppure vediamo nei negozi di abbigliamento, bensì una dotata di un’asta verticale regolabile, in modo da poter essere utilizzata da chiunque nella maniera più confortevole possibile, senza alcun bisogno di compiere sforzi non necessari.

Grazie a questo strumento, il pensiero di avere la camicia stropicciata prima di un incontro di lavoro dell’ultimo minuto sarà rimosso per sempre, semplificando e non poco la tua vita.

Lo stiratore verticale funziona davvero?

La risposta è: dipende! Con le t-shirt ottimamente.

In sostanza, usare questo elettrodomestico è veramente un gioco da ragazzi. Per ottenere i risultati ottimali basta attenersi a questi semplici step:

  1. Trovare un appoggio per sistemare l’asta della gruccia su cui posare l’indumento da stirare (alcuni modelli hanno il supporto integrato);
  2. Riempire il serbatoio di acqua (generalmente tra i 200 e i 300 cl per prodotto). Viene raccomandato accertarsi di usare acqua demineralizzata.
  3. Una volta ultimato il montaggio del dispositivo ed aver ultimato le preparazioni, accendere lo stiratore. In questo modo il serbatoio avvia il processo di trasformazione dell’acqua in vapore e ci prepariamo quindi a stirare.
  4. Dopo circa 60 secondi (la tempistica varia da modello a modello) il vapore sarà pronto per essere sparato sull’indumento.
  5. Il vapore non deve entrare mai in contatto con l’utente, potrebbero esserci reazioni della cute inaspettate. Sempre meglio ricordare di stare attenti, sono piccole disattenzioni spesso a creare problemi e contrattempi di cui faremmo volentieri a meno.
  6. Applicare il ferro sull’indumento, dall’altro verso il basso. Preferibile mantenere una minima distanza tra ferro e abito, per evitare eventuali reazioni del tessuto, considerando che la maggior parte di questi ormai sono disponibili sul mercato in percentuali molto alte di fibre non vegetali o comunque non naturali. Basta un solo movimento ben fatto per raggiungere l’effetto desiderato.
  7. Ripetere l’operazione lungo tutta la superficie dell’indumento.
  8. Una volta ricoperta tutta l’area, il risultato è raggiunto e l’abito può essere appeso nell’armadio oppure pronto per essere indossato.

Ovviamente, importante è capire come regolare la gruccia in base all’abito in questione: nessuna differenza se ci apprestiamo a stirare una maglietta o una camicia, nel caso dei pantaloni, invece, attenzione a piegarli prima di stirarli, meglio a metà piuttosto che dalla parte finale con le mollette, evitando così di lasciare i segni sull’orlo.

I migliori stiratori verticali da acquistare online

Perfetto come idea regalo, un dispositivo che ti potrà cambiare la vita. Il ferro da stiro verticale è un elettrodomestico che viene direttamente dal futuro e che vale la pena acquistare per poter migliorare sensibilmente la propria quotidianità. Per far sì però che tutto vada per il verso giusto, bisogna acquistare un modello di qualità. In questo ti aiutiamo noi: di seguito c’è una lista degli stiratori verticali più venduti. Tra questi modelli, troverai sicuramente quello che fa più al caso tuo.

Successivamente a questa lista, più in basso, vi abbiamo inserito anche un breve resoconto dei tipi di stiratore verticale in cui potrete trovare anche il modello a caldaia più venduto.

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Differenze tra ferro da stiro tradizionale e stiratore verticale

In quanto a tempistiche, questo tipo di stiratore è nettamente più rapido dello stiratore normale orizzontale. La differenza, la si può notare già dalla prima stiratura di una maglietta o di un paio di calzini, e diventa ovviamente più evidente se facciamo questo confronto stirando una tenda.

Per darvi un’idea della qualità del ferro da stiro verticale, con questo dispositivo potrai stirare una tenda lasciandola semplicemente attaccata al bastone o agli anelli (una volta asciugata dopo il lavaggio si intende), lavorando in verticale per permettere il raggiungimento del risultato prefissato.

Le differenze sono dovute anche alla capacità dei dispositivi in questione: una caldaia più capiente (quella dello stiratore verticale) permetterà di generare più vapore ed avere quindi un risultato migliore.

Volendo riassumere, queste sono le caratteristiche dei due tipi di ferro da stiro.

Ferro da stiro tradizionale

  • Necessità di un piano di appoggio per consentire la stiratura.
  • Il peso di un ferro da stiro tradizionale orientativamente è di circa 1 kg, senza considerare i modelli che necessitano di una caldaia a parte per poter funzionare.
  • Posizione da assumere per la stiratura: schiena e spalle inarcate, posizione innaturale dei gomiti.

Ferro da stiro verticale

  • Funzionamento indipendente da qualsiasi piano di appoggio: non è infatti necessario l’uso di un tavolo.
  • L’indumento da stirare può tranquillamente essere appeso a un armadio, una porta, un muro, una mensola durante la stiratura.
  • Nel caso in cui il ferro da stiro verticale includa un’asta a dispersione, questa fa addirittura da appoggio stesso, permettendo la propagazione del vapore in modo omogeneo, per cui le necessità di sforzo sono ulteriormente ridotte.
  • Poliedricità ed elasticità di utilizzo nettamente superiori, potendo portare il ferro con sé ovunque e ottenere un risultato in tempi rapidi (a meno che non si tratti dei modelli con caldaia, ovviamente).
  • La manutenzione è decisamente meno impegnativa rispetto al ferro da stiro classico, essendo questi stiratori verticali realizzati in materiali raramente esposti a deterioramento.

Tipologie di stiratori verticali

Esistono tre tipi diversi di stiratore verticale e la scelta varierà in base alle vostre esigenze. La differenza tra un prodotto e l’altro è dettata principalmente da tre fattori:

  • Il getto di vapore, che determina di fatto l’efficacia dello stiratore, che è la quantità di vapore che viene erogata in un determinato lasso di tempo. Generalmente questo dato viene misurato in grammi al minuto: un modello ottimale è quello che lavora attorno ai 50 grammi al minuto, i modelli base si aggirano intorno ai 40, mentre è di 200 la quota toccata dagli stiratori verticali dotati di supervapore.
  • Il wattaggio, che regola la velocità con cui il ferro si riscalda dopo l’accensione; più è alto il wattaggio, più veloce è, più è rapida la stiratrice a raggiungere la temperatura necessaria per trasformare l’acqua in vapore. Di norma i dispositivi oscillano tra i 1500 e i 2200 W, con tempistica massima di raggiungimento che oscilla tra i 45 secondi e i 5 minuti, in base alla tipologia di stiratrice verticale presa in esame.
  • La capacità del serbatoio, secondo cui è possibile determinare l’autonomia del ferro da stiro. Generalmente, questa si aggira intorno ai 90 minuti, che possono raggiungere i 240 nei modelli più sofisticati.

Sono 3 le tipologie di stiratrici verticali disponibili sul mercato:

  • Stiratore con asta e caldaia
  • Stiratore portatile
  • Stiratore a tubo

Stiratore con asta con caldaia

Generalmente ricercata da sartorie, lavanderie e stirerie, la stiratrice con asta è la più completa di tutte ma necessita di un suo spazio dedicato: per rendere l’idea, questa funzione con un’asta che viene usata come fosse una sorta di manichino su cui appoggiare una camicia. All’interno dell’indumento verrà propagato il vapore necessario per la stiratura, con il serbatoio a fare da base in basso.

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Stiratore portatile

La stiratrice portatile ovviamente è la più comoda di tutte, essendo vincolata solo da un caricabatterie per consentire al dispositivo di funzionare al momento dell’azionamento. Sul mercato è il modello più conveniente in rapporto qualità prezzo ed è quello più diffuso, essendo di dimensioni ridotte e facile nell’utilizzo. Assieme al dispositivo vengono date in dotazione delle spazzole che permettono di stirare nel modo migliore possibile i propri vestiti in qualsiasi tipo di momento e di situazione.

Stiratore a tubo

Lo stiratore a tubo ricorda come struttura la più classica delle aspirapolveri a rotella: un serbatoio indipendente per l’acqua, un tubo tramite cui passa il vapore e le spazzole per la stiratura. Questo modello è più ingombrante di quello portatile ma resta molto comodo per raggiungere il risultato più comodamente e in tempi leggermente inferiori.

Ultimo aggiornamento 2024-07-27 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API