Kit completo grow box coltivazione indoor

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Stanchi di spendere tanti soldi per l’acquisto di alcuni tipi di erbe che con la giusta organizzazione potreste anche coltivare autonomamente a casa vostra? La coltivazione indoor vi permette di farlo, grazie all’acquisto di appositi kit completi grow box che contengono tutto il necessario per l’approccio a tale pratica.

Quello della coltivazione indoor è un metodo pratico, economico e anche molto divertente se vi interessano in particolar modo le piante. Con esso potrete ottenere i prodotti che vi servono risparmiando denaro ed eludendo le trappole delle vie illegali o dell’acquisto di prodotti di scarsa se non pessima qualità. In questo articolo vi elencheremo le componenti principali presenti all’interno del kit e vi guideremo nella scelta di quello più adeguato alle vostre esigenze.

Prezzi coltivazione indoor

La verità è che la creazione di una coltura indoor è molto più semplice ed economica di quanto creduto di norma. Se si ottengono dei buoni consigli, come quelli che proveremo a darvi in questa guida, ci si accorge di quanti vantaggi implichi investire in questo metodo. Molti coltivatori di cannabis ad un certo punto si arrendono e mollano il progetto della propria coltivazione indoor, convinti che non ne varrà la pena e che le spese non saranno poi ricompensate, ma la verità è che è possibile trovare kit completi grow box per la coltivazione indoor anche per meno di €180, contenenti tutto il necessario per la coltivazione indoor.

I migliori kit completi grow box da acquistare online

Sebbene i kit completi grow box contengano più o meno tutti gli stessi oggetti, molti variano tra loro per caratteristiche e diversi indici di qualità. Di conseguenza a cambiare drasticamente sono anche i costi; a tal proposito è importante trovare il giusto rapporto qualità prezzo, decidendo di acquistare il miglior kit grow box online. Abbiamo preparato una lista dei prodotti che riteniamo essere più efficienti, tra cui i più venduti in assoluto sul web e quelli più recensiti dagli utenti che li hanno già acquistato.

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Cosa contiene il kit grow box

Il primo aspetto da considerare per iniziare la coltivazione domestica è lo spazio necessario da dedicarle. Accertatevi dunque di trovare un punto in cui poter installare armadi appositamente progettati per la coltivazione indoor, che vengono appunto definiti grow box. Accertatevi che siano sempre puliti, igienizzati e disinfettati prima di iniziare la coltivazione, poiché in tal modo eviterete la comparsa di funghi e parassiti. Un kit per la coltivazione indoor completo contiene i seguenti elementi, tutti indispensabili per iniziare il progetto.

  • Grow box: si tratta di un compartimento, tendenzialmente a forma di piccolo armadio, da destinare alla coltivazione; esso dev’essere rivestito con carta riflettente,
  • un sistema di illuminazione che si adatta all’area di coltivazione,
  • un sistema di estrazione dell’aria,
  • una ventola,
  • un filtro antiodore,
  • un termoigrometro,
  • un timer.

Grow box

Il grow box è quello spazio, generalmente a forma di armadio, in cui vanno introdotte le piante da coltivare ed è per tale ragione che è necessario accertarsi che sia adeguatamente pulito e disinfettato. Esso deve inoltre essere facilmente chiudibile, nonché possedere pareti riflettenti, così da permettere alla luce di rimbalzare al di sopra di essi e riflettere sulle piante. Ciò permette di ottimizzare i tempi per la crescita e per il raccolto, evitando soprattutto sprechi di energia.

Esiste una base di calcolo da cui poter trarre una risposta più o meno approfondita sul numero di piante che è possibile calcolare in base allo spazio di coltivazione disponibile. Il calcolo per estrarre la massima resa dal grow box si basa sull’utilizzo di circa 100 L di terra per ogni metro quadrato, quindi in 1 metro quadrato è possibile mettere 9 vasi da 11 L o 4 vasi da 25 L. Quindi il numero definitivo dipende dal tipo di scelte che si effettuano; se ad esempio disponete di un armadio 60 × 60 necessitate di utilizzare circa 60 L di terra distribuiti nel modo che si adatta meglio ad esso.

Sistema di illuminazione

Un’altra parte fondamentale e determinante nella coltivazione indoor è il tipo di illuminazione che decidete di utilizzare. Attualmente i tre tipi di apparecchi più comunemente utilizzati sono le lampade HPS o HM, l’illuminazione a LED e la nuova e rivoluzionaria illuminazione LEC. Analizziamole di seguito nel dettaglio.

  • Illuminazione HPS: il tipo di illuminazione più comune e più utilizzato negli ultimi anni riguarda l’utilizzo di lampade al sodio ad alta pressione (HPS) o di lampade ad alogenuri metallici, generalmente vendute a 250W, 600W e 1000W di potenza. Queste lampade offrono prestazioni eccellenti, donando alle piante lo spettro luminoso necessario per completare il loro ciclo di vita. Come risultato della più antica tra le tecnologie di questo settore presenta alcuni inconvenienti come l’eccessivo rilascio di calore (che comporta notevole perdita di energia), minore longevità rispetto ad altri tipi di lampade ed un elevato consumo di elettricità che ne deriva dall’uso. Per poter scegliere il grado di potenza giusto è necessario rapportare le 3 possibilità che consigliamo a quella che è la grandezza del vostro grow box.
    • 250W: consigliato per grow box da 60 × 60 a 80 × 80 cm, offrono raccolti di fino a circa 150 g;
    • 400W: queste lampadine sono consigliati per spazi di 1 m² ed offrono raccolti fino a 300g;
    • 600 W: sono le più utilizzate e coprono un’area di coltivazione di 1,2 x 1,2 m, producendo 500 g di raccolto. Nel caso dei coltivatori più esperti, con l’uso di queste lampade si può arrivare a produrre 1 g per watt, raggiungendo così i 600 g.

Illuminazione a LED

Se desiderate operare una scelta differente, vi è la moderna tecnologia LED capace di offrire alcuni vantaggi in più rispetto alle lampade HPS o HM, che sono i seguenti:

  • emissione di calore praticamente inesistente, in modo da poter risparmiare sull’acquisto di sistemi di estrazione e raffreddamento;
  • longevità ben al di sopra degli apparecchi di illuminazione tradizionali;
  • prestazioni eccezionali con un consumo di energia ben al di sotto del normale, producendo tra 1,2 e 1,3 g per watt con apparecchiature LED a 360 W;
  • capacità di generare esattamente lo spettro luminoso di cui le piante hanno bisogno;
  • alimentatore integrato.

Illuminazione LEC (o CMH)

I rivoluzionari sistemi ad alogenuri metallici ceramici (CMH o LEC) sono in grado di rappresentare la naturale evoluzione di quello HPS, la differenza è che offrono dei vantaggi su alcuni aspetti che le lampade tradizionali lasciano molto indietro:

  • tagliano i consumi a metà e moltiplicano le prestazioni: con una lampada LEC da 315 W raggiungerete prestazioni comprese tra 1,6 e 1,8 g per watt ed una potenza di 600 W 0,8 – 1 gx W, metà consumo e quasi il doppio della produzione;
  • riducono della metà l’emissione di calore rispetto all’HPS, quindi è possibile ridurre le dimensioni delle apparecchiature di estrazione;
  • generano raggi ultravioletti e infrarossi che sono di vitale importanza nella produzione di cannabinoidi e terpeni;
  • producono una luce dal colore totalmente naturale che vi permette di ottenere delle piante tinte del loro colore originale.

Altri strumenti necessari per l’illuminazione nel grow box

Tutto ciò che è stato illustrato precedentemente riguardo l’illuminazione si riferisce esclusivamente alle lampade, tuttavia è necessario disporre anche di altri elementi i indispensabili. Vediamo di seguito di quali si tratta.

  • Zavorra: assolutamente essenziale nelle lampade HPS, HM e LEC poiché se non utilizzata si rischia di danneggiare le lampadine. Si tratta di uno strumento responsabile del mantenimento stabile e della limitazione dell’intensità di corrente che raggiunge le lampadine; può essere di tipo analogico o digitale. Gli unici apparecchi ad averlo incorporato sono quelli a LED.
  • Riflettore: è uno strumento che richiede il collegamento della lampadina ed è capace di assicurare che la luce emessa non venga sprecata in direzioni opposte rispetto alle piante, cercando di ottimizzare il più possibile la luce prodotta. La lampadina va al riflettore, i suoi cavi vanno al reattore e quest’ultimo è collegato alla corrente.

Sistema di estrazione

Sarà senza dubbio una delle pietre miliari della coltivazione, in quanto si tratta della componente che permette alle piante di respirare correttamente. Come di norma noto, le piante respirano CO2, ma se la consumano in uno spazio chiuso prima o poi l’anidride carbonica finisce e le stesse muoiono. Un’altra delle funzioni base del sistema di estrazione riguarda la rimozione del calore in eccesso emesso dai riflettori sulla coltura, poiché nel cuore del grow box è necessario poter mantenere un clima di circa 24º.

Grazie al sistema di estrazione quindi è possibile rinnovare l’aria nella coltura, evitando così l’esaurimento della CO2 e l’accumulo di una quantità eccessiva di calore. A seconda dello spazio di coltivazione avrete bisogno di un flusso di estrazione più alto o più basso.

Ventola

La ventola ha il compito di dare forza e resistenza alle piante imitando le condizioni atmosferiche presenti all’esterno; il flusso d’aria costante, infatti, fa sì che le piante acquisiscano forza e resistenza proprio come accade con il vento naturale. Si consiglia di utilizzare modelli rotanti in modo che l’aria sia ben distribuita e non abbia un’incidenza eccessiva in direzione di un unico punto specifico.

Se non si utilizza una ventola per il grow box si corre il rischio che si presenti un aumento del peso eccessivo da sopportare nel momento in cui si ottengono delle gemme; così facendo i rami si piegheranno e si spezzeranno.

Filtro anti odore

Per l’ottenimento di un effetto anti odore è sufficiente utilizzare dei filtri a carbone attivo installati all’interno del raccolto e collegati all’estrattore, motivo per cui è necessario acquistarne di compatibili. Se decidete di comprare il tutto in un unico kit completo grow box per la coltivazione indoor, di norma, non dovreste preoccuparvi di questo aspetto.

Quando il sistema di scarico funziona l’aria passa attraverso questo filtro, che a sua volta dispone di pareti rivestite di carbonio, un materiale utile alla rimozione di tutte le particelle odorose.

Termoigrometro

Per assicurarvi che le piante coltivate si sviluppino al massimo è fondamentale il mantenimento di condizioni ottimali e stabili riguardo la temperatura e l’umidità. Una temperatura troppo bassa potrebbe arrestare la crescita o la fioritura della coltura; se eccessiva, invece, potrebbe favorire la comparsa di parassiti indesiderati.

Esistono diverse variabili di umidità e temperatura che potrebbero essere dannose per il vostro raccolto, quindi la giusta misurazione è essenziale per il controllo del clima. Per la correzione della prima è possibile utilizzare umidificatori e deumidificatori; in termini di temperatura invece dispositivi di riscaldamento o raffreddamento a seconda del luogo in cui decidete di installare il grow box e del periodo stagionale.

Un’altra applicazione estremamente importante dei termoigrometri è quella di aiutarvi a capire l’altezza giusta in cui posizionare i bulbi. La temperatura sulla punta più alta della pianta dovrebbe essere di circa 26º.

Timer

Questo semplice dispositivo favorisce la giusta crescita delle piante. Esistono timer analogici e digitali: i primi sono più semplici da utilizzare, ma di solito sono in grado di offrire la possibilità di programmare il lavoro solo per 24 ore, mentre quelli digitali donano molte più possibilità di programmazione.

Ultimo aggiornamento 2024-07-27 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API