Kit birra completo

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La birra è un tipo di bevanda alcolica che si ottiene dalla fermentazione di mosto a base di malto d’orzo (una tipologia di orzo geminato ed essiccato), a sua volta aromatizzato ed amaricato col luppolo. È considerata tra le bevande alcoliche più diffuse ed antiche, la cui produzione avviene per l’appunto mediante la fermentazione alcolica degli zuccheri che derivano da fonti amidacee come il malto d’orzo. La birra può essere prodotta sia industrialmente che artigianalmente, motivo per cui andremo ad indicarvi in questo articolo un kit adeguato che contenga tutto il necessario per la realizzazione di tale bevanda.

Criteri di acquisto

Prima di procedere all’acquisto di un kit birra è fondamentale conoscere le caratteristiche di ognuno di essi e valutare i vari criteri fondamentali che vi assicurano la scelta e l’acquisto di un prodotto adeguato alle vostre esigenze. Tra le varie componenti da analizzare vi sono sicuramente gli elementi contenuti all’interno del kit, che si diversificano a seconda del modello; vediamo di seguito quali sono quelli indispensabili per la realizzazione di una birra artigianale.

  • Fermentatore;
  • contenitore da travaso con coperchi;
  • gorgogliatore;
  • rubinetto, solitamente di plastica;
  • asta da travaso;
  • termometro adesivo;
  • densimetro;
  • tappatrice;
  • guarnizioni;
  • latta contenente estratto di malto.

Quest’ultimo elemento non sempre viene integrato con l’acquisto del kit, in quanto particolarmente costoso, sebbene sia in grado di facilitare di gran lunga il processo di realizzazione della birra.

Accessori aggiuntivi

Al di là degli elementi base necessari per la realizzazione di una birra artigianale, è possibile acquistare separatamente degli accessori extra che ne facilitano la produzione, come le palette di plastica, i tappi, il metabisolfito ed il dosatore.

Si tratta comunque di elementi che è possibile sostituire in altri modi con accessori aggiuntivi presenti solitamente in una qualsiasi abitazione: la schiumarola può sostituire la paletta, l’acqua con candeggina sostituisce il metabisolfito ed il dosatore non risulta essere di fondamentale importanza.

Migliori kit di birra da acquistare online

Acquistare un kit birra online è la scelta più opportuna da eseguire, in quanto vi ritroverete a scegliere tra gli innumerevoli prodotti di cui un sito Internet dispone. Ognuno di essi è inoltre recensito e commentato dalla community, motivo per cui il vostro acquisto sarà guidato. Tra tutti i modelli di kit presenti in commercio abbiamo selezionato per voi quelli migliori e ve li elenchiamo di seguito.

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Come utilizzare il kit per fermentazione

Produrre artigianalmente la birra non è un processo semplice e se siete alle prime armi vi conviene seguire i consigli che vi riportiamo di seguito, così da avere sommariamente in chiaro ciò che di importante non bisogna trascurare.

  1. Pulizia: prima di realizzare la birra è fondamentale procedere ad un lavaggio accurato delle proprie mani e delle attrezzature contenute all’interno del kit. È importante utilizzare un sapone neutro per le mani ed un sanificante per gli elementi. Il nostro consiglio è quello di aggiungere 4 cucchiai di potassio metabisolfito in 1 L di acqua fredda; il composto che ne viene fuori va poi versato nel fermentatore, chiuso a sua volta con l’apposito gorgogliatore. Per pulirlo adeguatamente è necessario agitarlo e rigettare successivamente il contenuto. L’operazione è identica per il restante degli accessori, con la differenza che questi necessitano di essere prima riposti in un’apposita bacinella.
  2. Preparazione del mosto: è necessario separare la bustina di lievito dal contenitore e riscaldare a bagnomaria il mosto all’interno dello stesso.
  3. Reidratazione del lievito: prima di reidratare il lievito è importante assicurarsi di aver sanificato l’apposito bicchiere, il quale va poi riempito con acqua tiepida. Il lievito viene prima mescolato con lo zucchero e poi introdotto all’interno del liquido.
  4. Scioglimento del mosto: una volta che il mosto è pronto è necessario versarlo all’interno di acqua calda e mescolarlo aggiungendo lo zucchero. È importante che il composto venga portato ad ebollizione – senza rimanere troppo sul fuoco – e successivamente raffreddato in maniera rapida.
  5. Riempimento del fermentatore: una volta che il mosto sarà freddo va aggiunto all’interno del fermentatore in cui è presente una quantità di acqua fredda. A questo punto dovrete aggiungerne dell’altra, assicurandovi con l’apposito termometro che la temperatura sia stabile sui 20°C. Quando la stessa è compresa tra i 20 ed i 22°C è necessario aggiungere il lievito e mescolare energicamente.
  6. Chiusura: l’ultimo passaggio richiede la chiusura del fermentatore, all’interno del quale viene poi inserita una miscela di acqua e metabisolfito o di alcol e grappa. A questo punto è necessario attendere che la birra riposi per circa 7/10 giorni prima dell’imbottigliamento.

Produzione della birra

È importante innanzitutto specificare che gli ingredienti utilizzati per la fermentazione sono vari e possono sostituire tranquillamente l’orzo; tra questi troviamo il mail, il riso, il frumento, l’avena, il farro, il miglio, la patata ecc. La birra viene classificata in ale, lager o a fermentazione spontanea a seconda del lievito utilizzato e dal metodo di produzione impiegato.

Il processo di produzione prevede l’immersione del malto in acqua calda, in quanto l’azione di determinati enzimi formatosi durante la germinazione è in grado di convertire gli amidi in zuccheri fermentescibili che possono essere aromatizzati con erbe aromatiche, frutta e luppoli. In successione vi è l’impiego del lievito che dà inizio alla fermentazione ed alla formazione di alcool; l’intero processo viene terminato quando il germoglio raggiunge i due terzi della lunghezza del chicco.

L’orzo maltato ottenuto viene poi macinato per ottenere un composto farinoso da miscelare con acqua calda a 65/68° C, durante una fase nota come ammostamento nella quale il malto trasforma l’amido presente al suo interno in maltosio, uno zucchero che gli permette di diventare mosto. Successivamente vi è la separazione della parte liquida da quella solida mediante un sistema di filtrazione che avviene all’interno di un tino filtro, nel quale il mosto viene fatto ricircolare più volte per l’ottenimento di un buon livello di limpidezza.

Esso viene poi cotto in caldaie di rame, un materiale che rappresenta un ottimo conduttore termico. Il tempo di cottura varia a seconda del tipo di birra che si desidera realizzare e dalla qualità della stessa; in linea generale si aggira intorno ad 1 h ed 1 h e 30 min. L’aggiunta del luppolo avviene durante il processo di sterilizzazione del mosto (ovvero quando lo stesso è sottoposto a getti di acqua bollente ad alta pressione). Infine il mosto viene lasciato raffreddare sottoposto a temperature dai 4 ai 6° C per la bassa fermentazione e dai 15 ai 20 ° C per quella alta.

In linea generale possiamo affermare che la fermentazione avviene in due fasi: la principale che trasforma gli zuccheri e gli aminoacidi presenti nel mosto in anidride carbonica, alcol ed altre sostanze aromatiche; essa avviene in 3/4 gg e permette la creazione di uno strato di lievito in superficie che viene poi recuperato, motivo per cui tale processo è considerato economico. Quella secondaria, conosciuta come processo di maturazione, prevede che la birra venga lasciata per 5 gg circa all’interno di grosse vasche la cui temperatura è compresa tra i 0 ed i 2° C; in tal modo i residui di lievito vengono depositati e gli ingredienti armonizzati.

La pastorizzazione, invece, consiste nel sottoporre la birra ad una temperatura di 60 °C, così da eliminare i microrganismi presenti al suo interno e renderla maggiormente conservabile. Tuttavia non tutte le tipologie di birre sono sottoposte allo stesso e quando avviene vengono definite “crude”.

Produzione artigianale

La produzione artigianale di birra è possibile in Italia dal 1995, sebbene si tratti di una pratica diffusa ormai in tutto il mondo. Essa è facilitata dalla presenza di kit appositi che è possibile reperire facilmente online. Le tecniche utilizzate per la realizzazione di una birra artigianale sono diverse e si differenziano per la difficoltà e la qualità del prodotto ottenuto. Vediamo di seguito le birre più comuni che è possibile produrre con questo metodo.

  • Birra da estratto di malto luppolato;
  • birra da estratto di malto non luppolato con aggiunta di grani speciali;
  • birra da all grain.

Va specificato però che la birra da estratto non tiene conto di tutte le fasi del processo, motivo per cui non è considerata propriamente una birra. La tecnica all grain, invece, è sempre più diffusa e prevede la macinazione di grani che vengono introdotti all’interno di una sacca filtro rimossa prima della bollitura.

Ultimo aggiornamento 2024-07-27 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API