Accumulatore di energia, prezzi e recensioni

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Un accumulatore di energia è un dispositivo in grado di raccogliere l’elettricità prodotta durante il giorno da impianti fotovoltaici ed emetterla durante la notte quando gli stessi non sono in funzione. Tale procedura avviene mediante l’utilizzo di batterie elettrochimiche, conosciute come batterie accumulatori.

In questo articolo esamineremo le caratteristiche principali delle batterie ed approfondiremo le ragioni per le quali il loro acquisto risulta essere fondamentale.

Cosa sono e come funzionano

L’impianto fotovoltaico è in grado di produrre energia durante le ore diurne, immagazzinando metà della stessa all’interno delle batterie accumulatori. L’energia viene poi utilizzata durante le ore notturne, quando gli accumulatori risultano completamente carichi. Se le batterie, invece, consumano tutta l’energia di cui hanno a disposizione e si presentano dunque scariche, il consumo viene apportato alla rete. Con accumulatore di energia si intende dunque la capacità delle batterie di contenere l’energia necessaria che verrà poi utilizzata durante la notte.

Mediante la presenza di una centralina, il sistema è in grado di regolare i flussi di energia a seconda della necessità; grazie all’utilizzo di un regolatore di carica, inoltre, il sistema riesce a regolare la carica della batteria al fine di evitare sovraccarichi superflui. Ciò è possibile soltanto se proporzionato alla potenza dell’impianto fotovoltaico, alle batterie accumulatori ed alla quantità dei consumi elettrici. Vediamo di seguito in che modo viene distribuita l’energia elettrica:

  • l’elettricità viene in primis dirottata ai carichi domestici per l’autoconsumo immediato;
  • successivamente tocca alle batterie accumulatori per il consumo differito;
  • infine alla rete attraverso il meccanismo dello scambio sul posto.

Le migliori batterie accumulatori da acquistare online

Procedere all’acquisto di accumulatori di energia online è la scelta più adeguata da fare. I siti disponibili su Internet vi consentiranno infatti di accedere ad una vasta rete di prodotti e vi garantiranno affidabilità mediante la presenza di recensioni e commenti vari. Tra tutti i modelli presenti sul mercato abbiamo scelto le migliori batterie e ve le elenchiamo di seguito.

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Posizionamento delle batterie

La collocazione delle batterie di accumulo può avvenire in diversi punti dell’impianto fotovoltaico. Le tipologie di sistema più diffuse riguardano l’accoppiamento sul lato della corrente alternata (AC) e quello sul lato della corrente continua (DC).

  • Sistemi a corrente alternata: si tratta di una tipologia di sistema ideato per quei modelli fotovoltaici che non prevedono l’utilizzo di accumulatori, sebbene dispongano della possibilità di estendere la capacità di accumulo esistente. L’accumulatore accoppiato alla corrente alternata può essere installato senza dover modificare ed alterare l’impianto fotovoltaico esistente. La batteria è collegata alla rete tramite un convertitore AC/(DC)/AC.
  • Sistemi a corrente continua: si tratta di una tipologia di sistema che permette l’accumulo diretto dell’elettricità dai pannelli fotovoltaici. Gli inverter utilizzati un tempo prevedono la sola immissione di energia nella rete e non sono in grado di comunicare con gli accumulatori; quelli moderni utilizzati recentemente funzionano anche come caricabatterie: la batteria viene per l’appunto caricata sul lato della corrente continua attraverso l’interfaccia dell’inverter. Allo stesso tempo l’impianto FV e l’accumulatore sono collegati alla rete. Si tratta dunque di un sistema che consente una quantità di consumo nettamente inferiore, la cui energia prodotta è in grado di raggiungere in modo più diretto ed efficace la batteria.

Tipologie di accumulatori di energia

Prima di suddividere le batterie in diverse tipologie è fondamentale calcolare il fabbisogno giornaliero di una famiglia comune. Esso corrisponde a circa 3000 kWh/anno, ovvero a 8,2 kWh/gg. Considerando che i consumi di energia avvengono per il 50% di notte, possiamo considerare il consumo giornaliero pari a 4 kWh/gg mediante l’utilizzo di batterie accumulatori.

Osserviamo di seguito le differenti tipologie di batterie attualmente presenti in commercio ed analizziamone le caratteristiche.

  • Batterie al piombo ed al piombo/gel: si tratta della tipologia più comune e diffusa, impiegata principalmente per le automobili, ma successivamente riadattata per l’utilizzo su impianti fotovoltaici. Tuttavia si tratta di dispositivi alquanto ingombranti capaci di sostenere un numero limitato di cicli di ricarica; le batterie a piombo hanno una durata di circa 3 anni, quelle a gel possono arrivare anche a 5.
  • Batterie al litio: si tratta di una tipologia ampiamente diffusa nell’ambito dell’uso quotidiano di elettrodomestici ed in continua evoluzione e modernizzazione, con lo scopo di migliorarne l’efficacia senza ampliarne le dimensioni ed il peso. La sua durata è nettamente maggiore rispetto ai modelli precedenti e garantisce un funzionamento pari a circa 10/12 anni di utilizzo.
  • Batterie al nichel cadmio: questa categoria di batteria è ideale soprattutto durante periodi stagionali che presentano climi rigidi e basse temperature. Tuttavia la versione senza cadmio si presenta molto più potente, longeva ed efficace, in grado di essere utilizzata anche in fase di scarica.

Criteri di acquisto

Prima di procedere all’acquisto di una qualsiasi batteria accumulatore è fondamentale analizzare alcuni fattori utili a garantire un acquisto efficiente. Vediamo di seguito di quali si tratta.

  • Capacità: con questo termine si intende la quantità di energia che la batteria accumulatore è in grado di accumulare ed erogare. È di fondamentale importanza acquistare il modello che più si adegua alle vostre esigenze, evitando un accumulatore dotato di poca capacità elettrica poiché non consentirebbe di ottenere l’esecuzione che si desidera, e quello dotato di eccessiva capacità energetica. In media, i modelli presenti in commercio, dispongono di un valore che va dai 2 ai 15 kWh.
  • Potenza: con potenza si intende la velocità e la capacità con le quali la batteria riesce ad immagazzinare l’energia per poi rilasciarla. Si tratta di un valore che va scelto appropriatamente a seconda delle esigenze, al fine di evitare l’acquisto di un prodotto poco o eccessivamente potente.
  • Profondità di scarica: si tratta di un fattore strettamente correlato a quello precedente, in quanto maggiore è la profondità di scarica di una batteria, tanti più kw la stessa presenta. Con questo termine si intende la percentuale entro la quale è possibile lasciare che la batteria si scarichi; solitamente è consigliabile evitare che la stessa superi il 50%, al fine di effettuare una ricarica ottimale.
  • Garanzia: alcuni modelli presenti in commercio offrono una garanzia pari a 10 anni, con batterie longeve e durature che garantiscono cicli che vanno dai 4000 ai 10000.

Effetto memoria

Come già accennato in precedenza, alcune batterie accumulatori, se ripetutamente ricaricate prima che siano completamente scariche, dispongono di una memoria capace di ricordare la capacità energetica precedente alla ricarica. Le tipologie maggiormente sottoposte a questo effetto sono quelle a nichel-cadmio e quelle a nichel-metallo idruro.

  • Effetto memoria nelle batterie nichel-cadmio: in questo caso è dovuto alla presenza di cristalli di cadmio, i quali potrebbero crescere a dismisura e causare un cortocircuito tra i due elettroidi, rendendo la batteria inutilizzabile. Ciò potrebbe accadere principalmente se si tende a lasciare la batteria in carica per giorni e/o la si scarica in maniera incompleta. Al fine di evitare l’insorgere di tale problematica è necessario accertarsi di eseguire diversi cicli di ricarica e scarica periodicamente. Fondamentale è infine accertarsi che la batteria venga caricata singolarmente e non in coppia per evitare che possa crearsi un’inversione di polarità.
  • Effetto memoria nelle batterie nichel-metallo idruro: in questo caso l’effetto si verifica quando la struttura cristallina dell’idrossido di nichel si modifica, cambiando la propria forma da quella beta a quella gamma, la quale possiede un potenziale nettamente minore rispetto alla forma precedente portando conseguenzialmente ad un abbassamento del potenziale generale, meglio conosciuto come lazy battery. Per risolvere tale problematica è necessario, come per la tipologia precedente, eseguire cicli di carica e scarica.
  • Effetto memoria nelle batterie a litio: si tratta di una delle pochissime categorie per cui non è riscontrabile l’effetto memoria. Ciò è dovuto al fatto che non avviene alcuna modifica alle dimensioni dei grani o alla struttura cristallina, cosa che invece – come avrete già notato – accade con i modelli precedenti.

Giunti alla conclusione di questa guida, adesso che disponete di tutte le informazioni necessarie per l’acquisto, non vi resta altro che scegliere il modello migliore e comprarlo sui vari siti online elencati precedentemente, optando per la scelta di un dispositivo adeguato al tipo di lavoro che desiderate eseguire.

Ultimo aggiornamento 2024-07-27 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API