Crisi Russia/Ucraina: quali conseguenze?

Mi sembrava doveroso fare un punto sulla situazione che stiamo vivendo e su quello che potrebbe succedere sui mercati in un’escalation della crisi Russia/Ucraina.

Al di là della questione geopolitica, vediamo quali potrebbero essere le implicazioni su quelle che sono le cose che ci riguardano più da vicino, ovvero:

  • Inflazione
  • Crescita economica
  • Reazioni delle banche centrali sulle politiche monetarie
  • Effetti sui mercati

Partiamo col dire che la Russia ha un ruolo primario mondiale come produttore e fornitore di materie prime, secondo produttore al mondo di gas naturale (16% del totale) e di petrolio (14% del totale) dietro proprio, guarda caso, agli Stati Uniti che detengono il primato e questo può già essere sufficiente a spiegare quello che sta succedendo.

Lo scontro Russia/Ucraina quindi Russia/Usa>Nato non fa che aumentare la pressione sui prezzi delle materie prime, che erano già in fase di rialzo per le problematiche ripartenza post covid sulle catene di approvvigionamento (a tal proposito questa potrebbe essere un asset strategica da inserire nei portafogli per “proteggerli” o quantomeno decorrelarli in questa fase di volatilità).

Ovviamente la prima conseguenza di un ulteriore rialzo dei prezzi delle materie prime quale potrebbe essere se non un immediato effetto sulla ormai pluricitata inflazione?

Nei precedenti post infatti avevamo visto come l’inflazione Usa (e in seguito anche quella europea) aveva subito un’impennata a partire da Maggio 2021 fino ad arrivare all’attuale +7,5% di Gennaio 2022 e ci si aspettava, già a partire da Marzo 2022, una stabilizzazione con tendenze verso il ribasso; questa nuova situazione invece potrebbe ritardare l’aspettativa di calo con conseguenza sui mercati globali.

Un perdurare di inflazione elevata insieme ad un rallentamento di crescita economica (in gergo tecnico “Stagflazione”) potrebbe portare alla perdita di posti di lavoro e paradossalmente a rivedere le politiche monetarie delle banche centrali che, se da una parte erano intenzionate ad alzare i tassi per contrastare l’inflazione (attualmente si stimano 6/7 rialzi tassi Fed di cui un doppio rialzo pari a 0,50% con una probabilità del 58%,  già nella prossima riunione di Marzo), dall’altra sono costrette a rivedere le loro azioni in virtù di un potenziale rallentamento economico.

Questa incertezza continuerà a produrre volatilità sui mercati e potremmo assistere ancora a fasi di turbolenza nonostante i mercati abbiano già in gran parte scontato questi scenari. Tuttavia la storia ci insegna che si tratta di brevi periodi che tendono ad essere riassorbiti (il covid 2020 ne è stato un esempio) una volta che le situazioni di diventano più chiare.

Il consiglio quindi come sempre è quello di allacciarsi le cinture di sicurezza e focalizzarsi sugli obiettivi di lungo periodo prefissati, così come una o più turbolenze fanno parte di un viaggio aereo che con un’altissima probabilità arriverà a destinazione, così una o più correzioni fanno parte di un investimento.

Per i più speculativi questa può essere un’occasione per accumulare azionari a prezzi scontati, per i più prudenti invece possiamo “ammortizzare” le oscillazioni investendo su asset difensivi o meglio decorrelati come oro, dollaro, obbligazioni legate all’inflazione e, visto il momento, anche materie prime in alcuni casi.

Essendo proprio soggettiva l’emotività di ognuno, il mio consiglio rimane quello di avvalersi di un professionista, meglio se certificato.

Guerra e pace la possibile degenerazione della crisi ucraina ed il rischio di una escalation militare in Europa

L’esperto di Finanza

Andrea Rossetti

Andrea Rossetti inizia a muovere i primi passi nel mondo della finanza a soli 20 anni e subito si contraddistingue per il suo spiccato senso di dovere verso i clienti che segue.
Abilitato dalla Consob nel 2002 ad operare come consulente finanziario, nel 2006 ottiene anche la certificazione EFA (European Financial Advisor) e l’iscrizione al RUI (Registro Unico degli Intermediari assicurativi).
Nel tempo raccoglie diversi premi e riconoscimenti anche da riviste del settore.
La sua passione diventa ispirazione per le persone che ripongono in lui piena fiducia e fa della sua visione il modo di approcciarsi alla finanza.
Il suo impegno è far capire al cliente su cosa investire e spiegare con semplicità come si muovono i mercati è la sua caratteristica migliore.
Consapevole che il mondo sta evolvendo rapidamente e si sta trasformando sempre di più in digitale, Andrea rimane attento a tutte le nuove tendenze per far cogliere ai suoi clienti, le eventuali opportunità che il mercato presenta.
La sua esperienza viene messa a vostra disposizione per dei consigli professionali generici che non saranno in nessun modo “sollecitazioni all’investimento”.

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