Quali sono le criptovalute più usate in Russia?

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Le criptovalute al giorno d’oggi sono una realtà consolidata, amata e diffusa in tutto il mondo. Ogni Stato per questo settore propone le sue leggi e le proprie monete virtuali, anche se le più famose sono certamente quelle decentralizzate, come Ethereum e Bitcoin. Quest’ultima, c’è da dire, che ha lanciato il settore, dando via ad un boom che sembra non volersi arrestare.

Ecco quindi che le popolari valute digitali nel corso di questi anni hanno saputo aiutare milioni di persone permettendogli di guadagnare, grazie agli investimenti, migliaia di euro. Dall’altra parte della medaglia, però, il mercato delle criptovalute risulta essere altamente volatile, il che vuol dire che in un attimo può portare a delle oscillazioni che definiscono una serie di perdite importanti.

In ogni caso sono molti i paesi che le adottano, tra cui la Russia. La nazione guidata da Vladimir Putin è bersagliata dall’intera Europa e America per l’invasione dell’Ucraina che tutt’ora è in atto. Sono state tantissime le sanzioni fatte fino a questo momento che stanno mettendo in ginocchio il Paese, ma che non vogliono far demordere il leader dell’Est.

Ma come si comporta la Russia sul tema criptovalute? È così facile utilizzarle? Scopriamolo!

L’utilizzo delle Criptovalute in Russia

Le criptovalute sono un vero e proprio fenomeno digitale che non ha lasciato scampo a nessuno, nemmeno la Russia. Certamente è un tema estremamente delicato, in quanto richiedere una forte conoscenza dei mercati e delle quotazioni, per questo quando si sente questa parola si va con i piedi di piombo. Il Paese di Putin, proprio in virtù della paura verso questa tecnologia, è stato sempre restio di far circolare la moneta digitale all’interno del territorio.

Nonostante questa sua titubanza il Cremlino non ha mai emanato un’ordinanza che vietasse la loro circolazione. Specialmente dopo l’invasione in Ucraina che ha portato non pochi problemi al Paese. Infatti è stata registrata una impennata di adesioni alle principali monete crypto come Bitcoin ed Ethereum, fino al 10%. Anche le altre, come Dogecoin e Cardano hanno subito un’impennata, ma non ai livelli della creatrice dell’intero ecosistema.

Se prendiamo in considerazione il periodo successivo all’invasione russa, il mercato delle criptovalute ha fatto registrare numeri incredibili. Parliamo in particolar modo di forti impennate che hanno sfondato molti muri: ad esempio Bitcoin all’epoca ha fatto circa 44mila dollari di valutazione. Numeri impressionanti che hanno certificata l’alta suscettibilità del mercato alle notizie estere e politiche, specialmente di carattere così importante come la guerra tra Russia e Ucraina

L’utilizzo delle criptovalute serve per aggirare le sanzioni

Chiaramente questa situazione ha aperto un acceso dibattito, con chi si poneva la domanda: le monete digitali sono un modo per aggirare le sanzioni? Il boom è sicuramente una conseguenza dell’Unione Europea e della Nato che hanno congelato tutti i conti russi. Questo ha spianato strada a Bitcoin e le altre monete virtuali, così da rendere le transazioni irrintracciabile e di conseguenza senza possibilità di bloccarle.

Questo fenomeno ha avuto una forte opposizione da parte del vice primo ministro ucraino, nonché ministro della Trasformazione digitale. Tramite il social Twitter ha voluto fare un appello alle principali piattaforme di exchange, esortandole a bloccare chiunque dalla Russia le utilizzi. Ecco il suo testo: “Chiedo a tutti i principali exchange di criptovalute di bloccare gli indirizzi degli utenti russi. È fondamentale bloccare non solo gli indirizzi legati ai politici russi e bielorussi, ma anche sabotare gli utenti comuni”.

Alla fine però, Putin ha firmato un decreto che blocca gli acquisti con le monete digitali, andando a permettere gli investimenti nel settore.

Ma la Russia ha una propria criptovaluta?

A questa domanda rispondiamo di sì, esiste una criptovaluta russa e si chiama Rublo digitale. Non è altro che la forma online del rublo che circola nel Cremlino. Il progetto è stato avviato nel dicembre del 2021 e il suo sviluppo è continuato per tutto il 2022. Le speranze di molti è di poter vedere nell’aprile 2023 questa nuova valuta destinata a far parlare di sé, fattispecie per la serie di sanzioni che hanno colpito la nazione.

Quello che si intende fare con questo progetto è migliorare la disponibilità di soluzioni di pagamento, andando a ridurre i costi per famiglie e imprese. Se si arriverà alla riuscita della idea sarà solamente il tempo a dirlo, sta di fatto che finirà per incidere molto sull’attuale mercato. Detto questo proviamo a capire come funziona una criptovaluta russa.

Funzionamento della moneta digitale russa

Il suo funzionamento avviene in maniera molto semplice, ovvero tramite portafoglio digitale. Prima di ciò, però, tutte le banche del Cremlino devono connettersi alla piattaforma CBDC, in questo modo si potranno utilizzare tutti i rubli digitali per i clienti che utilizzano la banca sullo smartphone. Tramite app i clienti potranno gestire tutto con comodità e optare anche per la conversione di valuta, così da facilitare i trasferimenti. In fase di sviluppo si stanno testando moltissime novità, tra cui l’opzione offline e utilizzare il rublo digitale anche al di fuori della Russia.

Che prospettive ci sono

Certamente la digitalizzazione sta facendo passi da gigante nell’ultimo periodo. Sempre più persone si stanno affacciano su questo mondo e ovviamente ognuno è intenzionato a creare la propria moneta digitale per rafforzare la propria stabilità finanziaria, oltre che facilitare le transazioni online e le vendite in ogni parte del Paese e non solo. In ogni caso le prospettive sembrano rosee per l’idea della Banca Centrale Russa, specialmente alla luce delle tantissime sanzioni che hanno colpito e colpiscono il Cremlino. Le Criptovalute sono un sistema fondamentale al giorno per garantire stabilità e libertà di transazione, specialmente ora che la tecnologia fa parte del nostro mondo.

I maggiori esperti si dicono fiduciosi sul rublo digitale, anche se bisognerà aspettare il 2023 per notizie significative che possano dirci di più sulla nuova moneta russa. Tutto questo mostra la forza delle criptovalute e di un settore che nonostante la crisi risulta essere sempre più avvincente e pieno di interesse da parte di moltissimi investitori, non coltivarlo sarebbe una follia.