Il bitcoin è una criptovaluta, e fin qui dovremmo avere tutti le idee chiare, ma per chi negli ultimi 10 anni abbia vissuto sulla Luna spieghiamo rapidamente cosa sia questa moneta elettronica creata nel lontano 2009 da Satoshi Nakamoto e come fare per comprarla, possederla e conservarla in un wallet ed eventualmente spenderla o trarne guadagno.
Cosa sono i bitcoin
Il nome dell’inventore è in realtà uno pseudonimo perché il suo intento era quello di restare nell’anonimato.
Il termine bitcoin, si distingue in una dicitura con la “b” minuscola che fa riferimento solo alla valuta in sé, mentre quando invece viene scritto con la “B” maiuscola, Bitcoin, ci si riferisce in maniera più ampia alla tecnologia e alla rete che c’è dietro la valuta digitale.
I bitcoin sono delle cryptovalute, in quanto tali non hanno una forma fisica e dunque neanche una banca centrale, a differenza della maggior parte delle valute tradizionali (ossia le valute note come fiat).
Lessico
- Una valuta fiat (o anche moneta fiat) comunemente intesa come la moneta legale è uno strumento di pagamento non coperto da riserve di altri materiali (come avviene invece con le riserve auree) e quindi privo di valore intrinseco
- Esempi di valute fiat sono: la sterlina, l’euro e il dollaro americano, il franco svizzero, il dollaro australiano, lo yen e così via
- La maggior parte delle valute mondiali vengono emesse dagli enti centrali (le cosiddette banche centrali) come valute fiat e ne sono circa 180 in tutto il mondo
Esistono dei nodi (ossia dei dispostivi che in gergo vengono definiti come “miner” che mantengono la traccia delle varie transazioni effettuate e sono capaci di sfruttare la crittografia per gestire gli aspetti funzionali, come la generazione di nuova moneta e l’attribuzione della proprietà dei bitcoin; questo meccanismo appena descritto, riassume (sotto forma di estrema sintesi, cosa sia una blockchain).
Tramite la rete Bitcoin è possibile possedere e trasferire in modalità (quasi) anonima delle monete.
Dati e file necessari affinché si possano utilizzare i propri bitcoin vengono salvati su uno o più personal computer o dispositivi elettronici sotto forma di portafoglio digitale (quello che comunemente viene chiamato wallet), o molto più spesso si è soliti conservarli presso terze parti che alla fine agiscono proprio come una banca.
Indipendentemente da come vengano posseduti, i bitcoin possono essere trasferiti tramite internet e la blockchain verso chiunque disponga di un indirizzo valido dove.
La struttura di Bitcoin è definitiva peer-to-peer; questo tipo di tecnologie rendono impossibile il blocco dei trasferimenti e l’eventuale sequestro degli elementi che sulla rete circolano, in questo caso i bitcoin, senza il possesso delle relative chiavi di accesso al proprio wallet.
Come comprare bitcoin
Acquistare un bitcoin è facile.
Esistono vari modi per farlo, alcuni più difficili, ma necessitano di essere imparati solo qualora il nostro patrimonio diventi davvero molto elevato o per particolari necessità, questi modi sono tutti incentrati sul possedere un wallet fisico.
Altra cosa di possederli è comprarli, per comprarli c’è bisogno di un servizio che materialmente cambi i nostri soldi in criptovalute.
Il più famoso portafoglio virtuale utilizzato per acquistare e vendere le crypto in Italia, su cui poter aprire facilmente un account, è eToro.
Una volta effettuata la registrazione e il primo deposito, infatti, i nostri soldi verranno convertiti generalmente in dollari, da cui poi si potranno acquistare bitcoin nell’apposita sezione dove troviamo i classici sell e buy.
Riepilogando i vari passaggi:
- Aprire un conto su eToro tramite la pagina ufficiale.
- Per depositare fondi bisogna cliccare sul grande tasto in basso a sinistra in trovate scritto “Deposita fondi”.
- Successivamente basterà inserire nella barra di ricerca in alto le parole “bitcoin” o “btc” e aprire la pagina di dettaglio dei bitcoin.
- Iniziare all’acquisto tramite il tasto “Investi”.
- Completarlo secondo il budget che si intende investire tramite il tasto “Apri posizione” oppure passando alla funzione di impostazione dell’ordine di acquisto a uno specifico valore, modificabile dal tasto di selezione in alto a destra.
Alcuni wallet che permettono di portare i propri bitcoin su altri wallet (anche non gestiti e fisici ad esmepio) rendono pubblico un codice alfanumerico di trentaquattro caratteri che si chiama bitcoin address, questo viene assegnato univocamente a ogni possessore di bitcoin.
Come chiarito, il bitcoin address serve a poter trasferire i propri bitcoin ad altri wallet, e questo è utile anche nel caso vogliate comprare dei bitcoin in denaro contante da un vostro conoscente, ad esempio.
In questo caso, in cambio di soldi che gli darete manualmente, lui invierà i la quota di bitcoin che avrete concordato al vostro account usufruendo del vostro address.
Passaggi da seguire
- Registrati a eToro dalla pagina ufficiale
- Completa la registrazione e verifica l’identità
- Carica il conto con soldi reali versando almeno 250 euro
- Acquista bitcoin come illustrato nei passaggi precedenti
Perché comprare bitcoin
All’inizio era stato creato con lo scopo di essere un metodo di pagamento libero dalla gestione centralizzata delle banche, tuttavia la trasformazione in vero e proprio asset finanziario è stata inevitabile, costituendo di fatto la nascita di un vero e proprio mercato delle criptovalute.
Per quanto paradossale, gli utenti ancora inesperti che da poco si stanno affacciando al trading, devono considerare eventuali crolli a cui va incontro il bitcoin come un’evenienza salutare in quanto sintomo di maturazione e crescita del mercato.
Sul perché conviene comprare bitcoin vogliamo essere pratici.
Il bitcoin è ormai considerato un vero e proprio investimento, viene spesso paragonato all’oro del futuro.
Volatile e rischioso, certo, ma potenzialmente molto redditizio in futuro.
Dove comprare bitcoin
Bisogna ricordare che qualora si voglia acquistare bitcoin per poi poter comprare prodotti o servizi specifici o specialmente se il proprio desiderio sia quello di investire in bitcoin, bisognerà dotarsi di un wallet.
Investire in bitcoin può voler dire tante cose, e le modalità per investire sono altrettanto numerose.
- Puoi acquistare bitcoin per tenerli a lungo e conservarli sul tuo wallet.
- Puoi acquistare bitcoin per fare trading online, comprando e vendendo i token in brevi lassi di tempo, provando a speculare sulla volatilità.
In entrambi i casi è necessario affidarsi a broker e piattaforme sicure, di cui senza dubbio eToro è la prima scelta.
Siti internet dove acquistare bitcoin in tutta sicurezza, dove poterli conservare o scambiare ottenendoli in cambio di euro o altre criptovalute, sono detti broker o exchange.
Ma entriamo nel dettaglio.
Per poter acquistare bitcoin è necessario essere in possesso di:
- un indirizzo email,
- i propri dati personali,
- un metodo di pagamento, meglio se una carta di debito o di credito.
Poiché vi abbiamo indicato eToro come la migliore piattaforma dove comprare bitcoin, più in alto nell’articolo vi abbiamo illustrato i passaggi necessari ad acquistare questa cripto, ma potete anche leggere a questo link la nostra guida completa alla piattaforma eToro.
Dove acquistare bitcoin con carta di credito, di debito o PayPal
Per comprare bitcoin utilizzando una carta di credito o di debito bisogna usufruire di piattaforme come eToro e Binance (la seconda è una validissima alternativa ma è molto complessa da usare per utenti inesperti), dove verranno applicate commissioni dello 0%.
Indipendentemente da dove si acquistano i bitcoin è comunque sempre online che l’operazione deve esser fatta.
Le operazioni sugli exchange o sulle piattaforme di trading e wallet possono esser fatte comodamente con le proprie carte, comprese quelle prepagate (anche se ciò non avviene sempre).
Non si possono comprare bitcoin in banca, non si possono comprare bitcoin in tabaccheria, non si possono comprare bitcoin al bancomat fatta salva l’eccezione costituita dagli bitcoin ATM, ossia dei particolari bancomat sparsi per il mondo (specialmente negli USA) in cui versando denaro contante questo si vedrà tramutato in bitcoin caricati sul nostro indirizzo; questi bancomat non sono comunque soggetti al controllo delle banche né di qualsiasi istituto di credito.
Dove acquistare bitcoin con bonifico bancario
Sia gli exchange che le piattaforme per l’acquisto dei bitcoin permettono di pagare anche con bonifico bancario, emesso sia in modalità SEPA che Faster Payments (il sistema britannico di bonifici istantanei).
Per quanto riguarda eToro, l’elaborazione dei depositi effettuati tramite bonifico bancario può richiedere fino a 4-7 giorni lavorativi, tale che il proprio account sarà ricaricato con il denaro che hai versato dopo che la banca di eToro avrà confermato il bonifico.
Quindi la risposta è sì: eToro accetta bonifici per caricare il proprio account.
Vantaggi di acquistare bitcoin su eToro
Se non si è investitori esperti, la funzione di eToro nota come copy trading permetterà di copiare letteralmente le operazioni dei trader più esperti e famosi, consentendoci così un minor rischio e una minore esposizione alle fluttuazioni del mercato.
Naturalmente, prima di copiare un trader sarà opportuno leggere attentamente il suo profilo e valutare se il suo modo di investire ci piaccia oppure no.
Pro e contro di eToro
- L’applicazione è molto user-friendly
- L’offerta di criptovalute è molto vasta
- Per accedervi non vi sono particolari problemi
- Nessun wallet hardware rischioso da perdere
Per quanto riguarda eToro, di seguito vi diamo alcune informazioni sugli asset di criptovalute e sulle modalità di detenzione su questa piattaforma.
La prima domanda che bisogna farsi è quando si posseggono le criptovalute vere e proprie e quando queste criptovalute siano CFD?
Prima di dare una risposta è dunque il caso di ritornare brevemente sulla differenza tra il possesso di un asset reale e di un CFD.
In fin dei conti basterà sapere che un cosiddetto contratto per differenza o CFD consentirà di fare trading di criptovalute in leva o meno, esponendosi a un rischio maggiore ma avendo sicuramente la possibilità di guadagnare molto di più.
Ecco dunque perché, prima di tutto, vale avere le proprie criptovalute su eToro se l’intenzione è quella di guadare con il trading.
In genere, per entrambe le società (sia UK che resto d’Europa) tutte le transazioni corte (ossia quelle in cui avviene una vendita) con e senza leva in criptovalute sono transazioni in CFD.
Le posizioni lunghe (ossia quelle in cui avviene un acquisto) non a leva sono transazioni nella criptovaluta sottostante e in questo caso si acquista l’asset vero e proprio per conto tuo.
Va anche chiarito che grossomodo dal 12 agosto 2019 anche le transazioni di acquisto bitcoin che utilizzando la leva X2, fatta eccezione per il copy trading e copy portfolio, saranno transazioni nelle cripto sottostanti; queste transazioni sono sottoposte alle cosiddette regole di margin trading.
Lessico
- Il margin trading è un tipo di attività che consente di ricevere un prestito da eToro in rapporto ai propri fondi, permettendo così una maggiore esposizione alle criptovalute, la spesa overnight funge da garanzia per il prestito
Cosa si può comprare con i bitcoin
Con i bitcoin non solo si possono fare varie attività di trading, è anche possibile acquistare beni e servizi dagli esercenti che accettano bitcoin.
Pur non avendo una banca di riferimento, esiste un ente di riferimento chiamato Bitcoin Foundation, e si tratta di un’associazione no profit che raccoglie tutti gli sviluppatori e coloro che si muovono nell’ambito dei bitcoin, senza però poter intervenire in alcun modo né sul valore della moneta né tantomeno sulle reti di scambio.
A tal proposito esistono anche diversi siti web online dove è possibile recepire informazioni su quali e quanti esercenti accettano pagamenti in bitcoin per vendere i propri prodotti e servizi.
Bitcoin mining, come si fa
Come si generano i bitcoin?
La produzione dei bitcoin avviene tramite un’attività definita di mining (poiché deriva gold mining, ossia il processo di estrazione dell’oro).
Tale fonte di ispirazione è dovuta al fatto che i bitcoin, proprio come l’oro, sono progettati per essere finiti, si parla dunque di un’economia finita, ossia limitata per non poter essere prodotta all’infinito ma frazionata.
In cosa consiste il mining dei bitcoin?
In pratica, la blockchain è quella lunga e imponente catena di transazioni che vengono processate dall’insieme dei dispositivi che partecipano a costituire la forza di calcolo complessiva della rete.
Non è chiaro?
Per permettere ai possessori di bitcoin di scambiarli tra di loro o effettuare acquisti di beni e prodotti mediante gli stessi bitcoin, un software noto come blockchain (i più esperti ci perdoneranno questa spiegazione semplicistica) si preoccupa di vidimare e verificare tutti i movimenti.
Come?
Impiegando la potenza degli hardware messi a disposizione dai miner, ossia dagli utenti che danno la propria disponibilità a far sfruttare dalla blockchain le risorse del proprio computer, scheda video, dispositivo asic e così via.
In base ad un principio statistico, la blockchain eroga dei premi in bitcoin ai minatori che abbiano fornito un maggior apporto di risorse alla verifica delle transazioni, ogni tot. blocchi di transazioni verificate verificate e sui cui si sia operato viene rilasciato un quantitativo di standard (a intervalli di tempo) di bitcoin destinati al titolare di quelle risorse.
Considerato che la quantità di operazioni che occorrono a completare un blocco è troppo imponente tale da richiedere una elevata quantità di risorse in termini di energia elettrica e potenza computazionale, le mining pool sono diventate quasi lo standard per l’attività di estrazione di queste cripto: all’interno di queste vi sono differenti partecipanti che dispongono che le proprie risorse hardware vengano condivise per minare, dividendo successivamente i proventi derivanti dal completamento dei blocchi.
Seguendo il funzionamento che vi abbiamo rapidamente illustrato, verranno creati esattamente 21 milioni di bitcoin nel giro di 130 anni circa, con l’85% di essi già minati e messi in circolo.
Per i nerd
- Quando osservato da un punto di vista prettamente tecnico il processo del mining non è altro che un’operazione di hashing inverso in cui lo scopo è determinare un numero tale per cui l’hash SHA-256 di un insieme di dati rappresentante il blocco sia inferiore a una data soglia.
Detta così può sembrare incomprensibile per utenti non prettamente tecnici, ma più semplicemente possiamo concludere che questa soglia è ciò che determina la natura concorrenziale del mining di bitcoin, secondo cui più potenza di calcolo viene aggiunta alla rete e più questo parametro aumenta, incrementando di conseguenza anche il numero di calcoli necessari a completare il blocco successivo spingendo in questo modo tutti gli altri nodi a migliorare la propria efficienza per mantenere un bilancio economico positivo.