Consumerismo lancia l’allarme privacy per i consumatori

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Consumerismo No Profit assieme alle associazioni degli operatori telefonici lancia l’allarme sui rischi di alcune applicazione anti-spam, servizi sempre più usati dai cittadini che vogliono difendersi dal telemarketing selvaggio ma che nascondono più di una insidia.

Come noto negli ultimi anni, a fronte dell’intensificarsi delle telefonate aggressive da parte di call center nazionali ed esteri, sono nate numerose applicazioni che bloccano in modo automatico le chiamate commerciali sui numeri degli utenti che hanno scaricato tali App. – spiega Consumerismo – Ad oggi risulta che 1 cittadino su 16 a livello globale abbia scaricato uno di questi servizi anti-spam. Dalle indagini condotte dagli operatori del settore sembrerebbe infatti che alcune società che hanno sviluppato App anti-spam, dopo aver raccolto i dati degli utenti iscritti a tali servizi, utilizzino gli stessi dati per predisporre dei dossier che vengono successivamente mostrati agli operatori del telemarketing e delle ricerche di mercato per propagandare servizi di ‘miglioramento del tasso di risposta‘”.

Hands holding a Smartphone while receiving a suspected spam call.

In sostanza tali società venderebbero a caro prezzo a soggetti privati e aziende la possibilità di chiamare il consumatore senza essere bloccati o segnalati. E solo chi non aderisce a queste proposte commerciali, e non sborsa quindi denaro, verrebbe effettivamente bloccato sui telefonini degli utenti che hanno scaricato le App in questione. – afferma il presidente Luigi Gabriele – L’ignaro consumatore subisce oltre al danno la beffa: non solo non ottiene il blocco delle chiamate indesiderate, ma il suo numero e i suoi dati vengono venduti a terzi e utilizzati ai fini di telemarketing e ricerche di mercato”. Le associazioni degli operatori telefonici Asseprim, Assocall, Assocontact, assieme a Consumerismo No Profit e Oic e con il contributo tecnico-scientifico degli esperti in cybersicurezza di Nevil, hanno organizzato per mercoledì 14 novembre alla Camera dei deputati una conferenza stampa per illustrare il dossier e le relative denunce presentate ad Agcom, Antitrust e Garante per la Privacy.