Usufruttuario ed usufrutto, cosa sono?

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L’usufrutto, il cui termine appare per la prima volta nei sistemi giuridici che hanno origine già nell’epoca dei romani, era ed è tutt’oggi il diritto temporaneo all’uso ed al godimento della proprietà o del bene di un’altra persona, senza modificare il carattere o la natura della proprietà.

Questo concetto giuridico si sviluppò nel diritto romano e trovò applicazione significativa nella determinazione degli interessi immobiliari tra uno schiavo detenuto sotto un usus fructus (dal latino: “uso e godimento”). Qualsiasi proprietà acquisita da uno schiavo in conseguenza del suo lavoro apparteneva legalmente al master, il maestro, inteso in questo senso come il capo o per meglio dire il proprietario. Ma cos’è l’usufrutto e chi è l’usufruttuario?

Come funziona l’usufrutto e chi è l’usufruttuario?

L’usufrutto, dunque, si traduce nel diritto di un soggetto (che chiameremo quindi usufruttuario) di poter beneficiare ed usufruire di un bene altrui prendendo da esso tutte le utilità che ne derivano, con la precauzione però di non cambiarne la destinazione economica.

L’usufrutto comprende generalmente i beni dei quali un usufruttuario (quindi come abbiamo detto colui che non detiene il bene ma ne fa uso) può fare utilizzo senza cambiare la loro sostanza, come terreni, edifici o oggetti mobili; la sostanza del bene, comunque, può essere modificata naturalmente nel tempo e tramite accordi. Altri tipi di usufrutto possono includere proprietà consumabili o spendibili, come denaro, prodotti agricoli e simili, che non sarebbero di nessun vantaggio all’usufruttuario se non potesse consumarle o cambiarne la sostanza.

Colui che possiede il bene gravato da usufrutto, naturalmente, non ne ha più il diritto di uso e godimento e conserva per questo motivo la ben conosciuta nuda proprietà del bene. Ciò implica che egli resta il titolare del bene ma non può utilizzarlo né incassare i suoi frutti, i quali spettano naturalmente all’usufruttuario del bene.

Cerchiamo di essere più concreti facendo un esempio

Paolo è il titolare di un immobile ad uso abitativo e decide di riconoscere l’usufrutto a Giacomo: Paolo sarà ancora quindi il proprietario del bene in questione, ma non può utilizzare l’immobile; Giacomo acquisisce quindi il diritto di uso e godimento ma non ne diventa proprietario, in quanto l’immobile rimane proprietà di Paolo. Giacomo non può inoltre modificarne la destinazione economica (per esempio passando da uso abitazione a uso commerciale), però può trarne i beni di locazione se per esempio decidesse di affittare l’immobile.

I moderni sistemi di diritto civile riconoscono diversi tipi di usufrutto. Esso deve essere unicamente a carattere temporaneo: nel caso in cui quindi le parti non abbiano stabilito un termine di durata, non può estendersi in ogni caso oltre la vita dell’usufruttuario o in alternativa dopo trent’anni, nel caso in cui l’usufruttuario sia una persona giuridica.

È importante ricordare che l’usufrutto di un bene:

  • nel caso in cui venga passato a terzi, si estingue comunque con la morte di colui che ha ceduto l’usufrutto (dunque il primo usufruttuario);
  • non può essere concesso agli eredi dell’usufruttuario.

Diritti e doveri dell’usufruttuario

Tra i diritti che sono in cima alle priorità all’usufruttuario c’è prima di tutto quello di poter ovviamente usufruire del possesso del bene e di godere della sua utilità, se consideriamo ad esempio ad un terreno agricolo.

L’usufruttuario può inoltre cedere il proprio diritto a terzi (a meno che ciò non sia espressamente vietato), può decidere di locare il bene in caso di bene immobile, concedere ipoteche ed addirittura ricevere un’indennità per le migliorie eventualmente apportate al bene stesso, nel caso queste siano necessarie, ovviamente.

Quanto agli obblighi dell’usufruttuario, invece, in primis vi è quello di restituire il bene al termine dell’usufrutto; di utilizzarlo con la diligenza e per attività che rispettino i limiti imposti dalla legge, di sostenere le spese e gli oneri per la manutenzione ordinaria oltre che pagare le imposte.