La tutela del consumatore nei servizi finanziari

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Il settore dei servizi finanziari non si presenta come un mercato unico, perché diversa è la natura dei servizi forniti, dei segmenti della domanda serviti, degli operatori dell’offerta. I segmenti del mercato sono identificati dalla ripartizione delle varie attività di intermediazione (creditizia – mobiliare – assicurativa).

Alla tutela del consumatore e, per esteso, anche quella del lavoratore che rientra nella delicata tematica della sicurezza sul lavoro, dedichiamo un intero post. L’analisi della concorrenza risulta speciale nel settore dei servizi finanziari per l’importanza attribuita da Governi di Autorità a tre aspetti:

  • legami con la concorrenza con sviluppo del settore;
  • legame della concorrenza con accesso ai servizi finanziari, a costi sostenibili;
  • legami della concorrenza con stabilità del settore.

Sul fronte della domanda, la maggiore varietà dell’offerta ha comportato la necessità di un migliore rapporto con la clientela, dando maggiore tutela nei momenti della scelta (acquisto) e dando la possibilità di classificare i beni in:

  • beni i cui valori vengono accertati prima dell’acquisto (ex-ante);
  • beni i cui valori possono essere accertati solo dopo l’acquisto (ex-post);
  • beni i cui valori non possono essere accertati neanche dopo l’acquisto, dove l’acquirente si concentra sul produttore (qualità e reputazione).

L’intermediazione finanziaria

L’intermediazione finanziaria è caratterizzata da forti asimmetrie informative, soprattutto nel caso in cui la controparte sia un cliente al dettaglio. Questo può avere difficoltà nell’individuare e comprendere i termini della prestazione promessa o può non essere in grado di apprezzare pienamente i rischi dei servizi offerti. Un cliente soggetto a forti asimmetrie può stipulare accordi che non rispettino pienamente i suoi fabbisogni, fino a decidere di astenersi dallo scambio finanziario.

A protezione dei consumatori e dell’integrità dei mercati sono state introdotte negli ordinamenti clausole speciali a garanzia di un esercizio diligente, corretto e trasparente delle funzioni di intermediazione:

  • diligenza: attiene allo scrupoloso adempimento della prestazione dovuta;
  • correttezza: integra il contenuto della prestazione ed attribuisce a ciascuna delle parti il dovere di adottare comportamenti corretti;
  • trasparenza: è il risultato di una rappresentazione fedele, completa di elementi inerenti all’operazione finanziaria giudicate rilevanti affinché le parti possano compiere scelte consapevoli.

Tale trasparenza è disciplinata da:

  • obblighi di informazioni pre-contrattuale;
  • doveri di segnalazione della variazioni unilaterali dell’accordo;
  • obblighi di rendicontazione periodica.

Conflitti di interesse

Si crea un conflitto di interesse quando l’interesse dell’investitore potrebbero risultare sacrificato dall’intermediario per il perseguimento di una finalità, diversa rispetto al servizio prestato, legata a un interesse economicamente apprezzabile e concreto.

Due elementi tipici del conflitto sono:

  • il carattere potenziale, cioè l’esistenza del rischio di danneggiare il cliente;
  • il carattere materiale ed economicamente valutabile dell’interesse dell’intermediario.

Conflitti d’interesse della banca universale

Le aree in cui si articola l’attività della banca universale sono:

  • negoziazione per conto proprio;
  • negoziazione per conto terzi;
  • gestione del portafoglio;
  • attività di corporate finance;
  • attività di ricerca;
  • attività creditizia.

I casi più comuni di conflitti di interesse della banca universale sono:

  • collocamento dei titoli emessi dalla stessa banca: la banca colloca al proprio cliente-risparmiatore un proprio prodotto, ponendosi quale controparte diretta dell’investitore nello scambio finanziario;
  • collocamento da parte della banca di titoli emessi da altre imprese: il rischio di conflitto è maggiore se la vendita avviene mediante forme di collocamento garantite. In questo caso i rischi dell’operazione sono a suo carico, perché in caso di mancato o parziale declassamento sarà indotta a trasferire le obbligazioni ai risparmiatori, spesso inconsapevoli e privi degli strumenti necessari alla valutazione del rischio di investimento.

Uno sguardo più attento sulla struttura e le funzioni del sistema finanziario

Il sistema finanziario si compone di strumenti, intermediari, regole e mercati. Il mercato finanziario può essere definito come lo spazio economico in cui domanda e offerta di strumenti e servizi finanziari si incontrano.

Le funzioni che esso svolge nell’ambito del sistema finanziario sono le seguenti:

  • trasferimento risorse finanziarie: la teoria dei saldi finanziari individua due categorie di operatori economici, una in situazione di surplus finanziario e un’altra in situazione di deficit finanziario. Il fattore discriminante di tale distinzione è rappresentato dal differenziale tra risparmio e investimento di ciascuna unità.
  • semplificazione degli scambi: la ricerca di una controparte nelle operazioni di scambio finanziario può risultare non sempre agevole per le diverse unità economiche;
  • contenimento dei costi di transazione: la finalità della semplificazione degli scambi realizzata dal mercato finanziario si palesa nella possibilità di riduzione di costi di transazione. Essa consente la limitazione di costi dovuti alla ricerca di una controparte e riduce i tempi necessari per concludere le operazioni.
  • formazione dei prezzi: per effettuare un’operazione di scambio finanziario le controparti devono stabilire un apposito correttivo economico. Il meccanismo dell’incontro della domanda e dell’offerta del mercato finanziario consente di ovviare alla difficoltà dovute al fatto che ciascun operatore formulerà proprie aspettative di costo.
  • Informazioni su strumenti e operatori finanziari: la realizzazione di scambi in un contesto di mercato finanziario consente di beneficiare delle informazioni disponibili sul mercato stesso, aumentando il livello di sicurezza e fiducia con cui gli operatori percepiscono di realizzare i propri obiettivi;
  • trasferimento rischi: il ricorso al mercato finanziario può essere dettato dal desiderio di modificare il profilo di rischio relativo alla propria posizione. La ricerca di protezione dal rischio in ottica di diversificazione delle proprie posizioni può realizzarsi nel mercato finanziario, in quanto le diverse aspettative possono incontrarsi.

L’efficienza dei mercati

I benefici riportati dal ricorso ai mercati finanziari devono essere valutati in termini di efficienza, economicamente intesa. Il trasferimento delle risorse finanziarie e dei rischi potrà avvenire in condizioni di efficienza sia in termini di allocativo, che funzionale, distinguendo:

  • efficienza informativa: tale efficienza di un mercato finanziario è funzione della capacità del mercato di raccogliere, produrre e diffondere informazioni rilevanti per lo scambio (efficienza debole, semiforte, forte);
  • efficienza tecnico-operativa: esprime la capacità di un mercato finanziario di realizzare la funzione di contenimento dei costi di transazione e di agevolare gli scambi finanziari (immediatezza, elasticità, ampiezza).

Organizzazione e operatività dei mercati

La presenza di intermediari specializzati nell’attività dello scambio, di strutture fisiche e/o piattaforme telematiche dedicate agli scambi, sono i principali elementi che definiscono la struttura di un mercato. I mercati si dividono:

  • mercati order-driven: sono mercati in cui gli scambi si realizzano attraverso l’interazione degli ordini immessi da tutti gli intermediari aderenti al mercato. Questi mercati sono detti AD ASTA, in quanto i prezzi si formano dall’incontro delle funzioni di domanda ed offerta. In questi mercati operano i broker, figure professionali specializzate negli scambi finanziari che agiscono per conto della clientela.
  • mercati quote driver: in questi mercati un intermediario (dealer) espone quotazioni a cui è disposto ad acquistare (prezzo bid), o vendere (prezzo ask) determinati strumenti finanziari, secondo un meccanismo definito Market Making. La differenza fra i due prezzi rappresenta la remunerazione del dealer (bid-ask-spread).

Le fasi di funzionamento dei mercati

Gli scambi finanziari si realizzano attraverso alcune fasi :

  • ammissione alla contrattazione: l’istituzione che regola gli scambi e l’organo di vigilanza preposto provvedono alla verifica delle condizioni per l’ingresso nel mercato regolamentato dell’emittente e degli strumenti da negoziare;
  • conferimento dell’ordine: il soggetto economico interessato a realizzare una determinata operazione in strumenti finanziari ne incarica l’intermediario abilitato;
  • esecuzione dell’ordine: l’intermediario al quale è stato conferito l’incarico di realizzare un’operazione finanziaria assume l’impegno alla esecuzione della stessa, nei tempi e modi richiesti dal cliente.
  • liquidazione: è una fase detta “post-trading” in quanto avviene a transazione eseguita. (lorda=operazione singola, e come tale liquidata; netta=viene determinata dal saldo tra acquisto e vendita);
  • regolamento: il regolamento può avvenire in due modi, tramite il rolling settlement, termine con cui si indicano tutte le operazioni realizzate in una sola giornata, oppure tramite account settlement, termine con cui si indicano tutte le operazioni riferite a un certo orizzonte temporale.