Tenaglia, le offerte ed i più venduti

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La tenaglia è un attrezzo immancabile per quanto riguarda la pratica del fai-da-te e del bricolage. Si tratta di uno strumento molto versatile che consente di praticare numerose attività, in particolare la rimozione di chiodi e la lavorazione dei fili di ferro.

È principalmente utilizzata nell’ambito della falegnameria, ma è possibile usufruirne anche per altri scopi nell’ambito della tappezzeria e della carpenteria. L’ideazione della tenaglia risale sin dai tempi più antichi, catalogandola tra gli attrezzi più affidabili e centenari. Tuttavia è stata adattata e modernizzata con la realizzazione di prodotti molto più efficaci, maneggevoli e resistenti.

In questo articolo indicheremo le varie tipologie presenti in commercio e le caratteristiche che una comune tenaglia presenta. In più vi elencheremo i prodotti migliori e vi guideremo nella scelta di quello più adatto.

Cos’è e come funziona

La tenaglia è formata da due bracci metallici che si avvicinano nella parte della punta e si presentano larghe nella zona dell’impugnatura, caratteristica che la rende molto simile alla pinza. A differenziarle, invece, sono le ganasce che presentano una forma arcuata in modo tale da chiudersi e formare una punta arrotondata. Quest’ultima è rastremata e facilita l’estrazione dei chiodi.

Il funzionamento avviene in questo modo: le ganasce vengono posizionate lateralmente alla testa del chiodo e successivamente serrate su di essa mentre l’attrezzo poggia sulla superficie. Importante è posizionare bene le punte al di sotto della testa facendosi aiutare da quella rastremata di cui molte tenaglie sono dotate.

Una volta afferrato il chiodo bisogna inclinare l’attrezzo e farlo ruotare esternamente; in tal modo sarà possibile creare una leva di primo tipo, grazie al punto in cui poggiano le ganasce che rappresenta il fulcro e dal chiodo che costituisce la resistenza. Se questa non risulta essere elevata si potrà estrarre il chiodo per trazione, così come succede mediante l’utilizzo della pinza.

Utilizzo della tenaglia

Sebbene lo scopo principale della tenaglia sia quello di estrarre i chiodi dalle superfici, è anche vero che si tratta di un attrezzo versatile utilizzato in diversi ambiti per la realizzazione di lavori più vari. Vediamo insieme quando utilizzare la tenaglia.

  • Riparazione di gioielli: le tenaglie possono essere utilizzate per lavori di gioielleria artigianale quali ritagliare spille, rimuovere parti in eccesso di collane e bracciali, svolgere piccoli riparazioni mediante la compressione che l’attrezzo esercita.
  • Riparazione di mobili: in questo caso le tenaglie sono utili per tagliare e rimuovere chiodi e graffette, per scollare e strappare materiali durante lavori di tappezzeria ecc.
  • Riparazione e fabbricazione di strumenti musicali: l’attrezzo si rivela utile nella rimozione e nel ritaglio di tasti nel caso di strumenti a corda.
  • Riparazione di veicoli: nell’ambito della meccanica le tenaglie sono diffuse e comunemente usate e vengono impiegate in lavori di rimozione dei componenti del motore, di taglio dei fermagli, cavi, fascette e stringitubo.
  • Lavori meccanici: la tenaglia è utilizzata, in questo caso, per tagliare le estremità dei bulloni, dei chiodi e dei fili.
  • Orologeria: sono utili a ritagliare le bobine alla lunghezza desiderata.

Caratteristiche fisiche

Prima di procedere all’acquisto è importante conoscere le componenti di una tenaglia al fine di capire al meglio come è composta e qual è l’utilizzo di ogni singola parte.

  • Ganasce: si tratta di un elemento progettato per eseguire tagli e rimozioni di oggetti nel punto più immediato agli stessi. In tal modo è possibile ripulire delle superfici dalla presenza di fili sporgenti, chiodi ecc.
  • Manici: si tratta di una componente fondamentale che entra a stretto contatto con le mani. Possono presentare lunghezze differenti ed essere o meno rivestiti da materiali in gomma o in plastica per rendere l’impugnatura più comoda ed ergonomica.
  • Pernio: si tratta di un componente costituito da un dado ed una vita attorno al quale sono disposte le ganasce ed i manici.
  • Bordi: i bordi della ganascia sono smussati e si inclinano verso la punta, fornendo maggiore resistenza alla tenaglia. Se affilati possono tagliare chiodi e bulloni.
  • Molla: in commercio sono presenti delle tenaglie di precisione che dispongono di dimensioni minori e sono caratterizzate dalla presenza di una molla utile a riportare i manici nella posizione iniziale, evitando il fastidio manuale di riporli in quel modo.

Le migliori tenaglie da acquistare online

Acquistare le tenaglie online vuol dire avere a disposizione numerosi siti Internet che contengono una vasta varietà di prodotti ad un prezzo basso ed accessibile a chiunque. La vostra scelta sarà sempre guidata dalla presenza di commenti e recensioni per ogni singolo prodotto e la nostra lista di quelli migliori vi aiuterà a scegliere la tenaglia più adeguata alle vostre esigenze.

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Tipologie di tenaglie

A causa della modernizzazione di questo attrezzo è possibile attualmente reperire diverse tipologie di tenaglie in commercio. Analizziamone insieme le differenze e le caratteristiche.

  • Tenaglie russe: si tratta della categoria più classica che presenta tenaglie dai manici rivestiti o meno. Maggiore è la loro lunghezza più efficace è l’effetto leva. Sono solitamente utilizzate per estrarre chiodi e punte, per tagliare e/o avvolgere fili in acciaio temprato.
  • Tenaglie per falegnameria: questa tipologia di attrezzo è molto simile a quella precedente ma presenta ganasce dalle dimensioni maggiori capaci di estrarre chiodi e punte più grossi.
  • Tenaglie da fabbro: si tratta di tenaglie piatte che somigliano ad una pinza qualunque e sono utilizzate dai fabbri per tenere fermi gli oggetti da saldare e forgiare.

Fattori decisivi per l’acquisto

Dopo aver analizzato a fondo le caratteristiche fisiche e strutturali di una tenaglia, vediamo di seguito quali sono i criteri principali di scelta ed in che modo vi saranno di aiuto prima dell’acquisto.

Tipologia di ganasce

Dopo aver spiegato il funzionamento delle ganasce è bene distinguerle in due grandi gruppi in base alla struttura fisica:

  • giunti sovrapposti: si tratta della tipologia più comune e diffusa in cui una maniglia è sovrapposta all’altra ed è unita alla medesima mediante la presenza di un rivetto. Dopo un utilizzo prolungato, però, il rivetto potrebbe allentarsi e le ganasce perdere potenza.
  • ganasce a pappagallo: si tratta di una tipologia che unisce i quattro lati dell’utensile grazie alla presenza di una scanalatura. Ciò è utile ad aumentare la potenza e la resistenza dello strumento, garantendo una maggiore precisione.

Manico

Si tratta di un fattore decisivo per la scelta in quanto una tenaglia che presenta un manico comodo, pratico ed ergonomico aiuta a facilitare l’esecuzione del lavoro. È consigliabile preferire modelli che dispongono di manici rivestiti e lunghi per una maggiore pressione, al fine di evitare e prevenire eventuali lesioni a mani e braccia.

Dimensioni

Questa caratteristica serve a determinare il tipo di forza e potenza che una tenaglia è in grado di impiegare, tuttavia bisogna comunque scegliere cautamente l’attrezzo che meglio si riesce a maneggiare.

Per quanto riguarda le ganasce, invece, minore è la loro dimensione tanto più sono efficaci e potenti. Tra i parametri di scelta è possibile riscontrare quelli relativi alla forza ed alla potenza e presentano valori che vanno dai 18 kg ai 52 kg, sufficienti a tagliare cavi in acciaio dallo spessore di 3 mm di diametro.

Utilizzo

A seconda dell’utilizzo che desideri farne e dell’ambito in cui desideri approcciarti dovrai scegliere la tenaglia che più si adegui alle condizioni. Una ganascia a C, per esempio, è utile nell’ambito della carpenteria per quanto riguarda la saldatura e dell’assemblaggio di mobili; una tenaglia di taglio, invece, è utile nell’ambito della meccanica; una tenaglia per falegnami sarà perfetta per lavorare con il legno; infine una tenaglia che lavora bene nell’ambito dell’edilizia dovrà presentare una struttura robusta in grado di piegare e/o tagliare fili e rompere pezzi di piastrellatura.

Sostanziale differenza tra pinze e tenaglie

Solitamente si tende a confondere molto le pinze con le tenaglie; tuttavia, sebbene presentino le stesse funzioni, i due attrezzi si differenziano per dimensioni e forma che le rispettive ganasce e manici presentano.

Le tenaglie sono dispositivi più versatili e presentano dimensioni maggiori. Il loro utilizzo è diffuso tra fabbri, carpentieri e saldatori in quanto si tratta di attrezzi più resistenti impiegati per lavori impegnativi.

Le pinze si accomunano alle tenaglie per il medesimo funzionamento, dunque stringere, piegare e fare leva su determinati elementi.

Pulizia dell’attrezzo

Al fine di preservare l’integrità e la longevità dell’attrezzo è importante trattarlo abitualmente, evitando l’insorgere di ruggine. Vediamo di seguito alcune dritte da seguire per garantire una maggiore pulizia alla tenaglia.

  1. Utilizza la tenaglia per il solo scopo per cui è stata ideata, evitando di impegnarla in lavori duri ed impegnativi che potrebbero rovinarne le punte.
  2. Non utilizzare l’attrezzo come un martello poiché potrebbe ammaccarsi e non essere più necessariamente funzionante.
  3. Pulisci le tenaglie dopo ogni utilizzo mediante un panno umido e/o una spazzola rigida ed assicurati di asciugarle accuratamente.
  4. Lubrifica abitualmente le ganasce e le cerniere mediante l’utilizzo di olio leggero al fine di evitarne la corrosione.
  5. Disponi le tenaglie in un luogo adatto lontano da eventuali colpi.

 

 

 

Ultimo aggiornamento 2024-04-26 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API