La stevia, il dolcificante naturale che fa bene

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La stevia è  una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae, il che significa che è imparentata con l’ambrosia, i crisantemi e le calendule.

La pianta di stevia è stata utilizzata per più di 1.500 anni dal popolo guaraní del Brasile e del Paraguay, chiamata ka’a he’ê, che significa “erba dolce“. Questi nativi americani del sud amano usare questo dolcificante nel loro tè yerba mate, come medicina. In questi paesi sudamericani, la stevia è stata anche usata specificamente come medicina tradizionale per le ustioni, problemi di stomaco, coliche e persino come forma di contraccezione. Ci sono circa 200 specie di stevia che crescono in Sud America. La Stevia rebaudiana è la varietà più pregiata. Nel 1931, i chimici M. Bridel e R. Lavielle isolarono i due glicosidi che rendono dolce la stevia: stevioside e rebaudioside (con cinque variazioni: A, C, D, E e F), la stevioside è dolce, ma ha anche un retrogusto amaro, mentre, il rebaudioside è dolce senza l’amarezza. Questi prodotti sono riconosciuti dalla FDA (Food and Drug Administration ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici), come sicuri, e possono essere usati come dolcificanti artificiali in alimenti e bevande. L’estratto di stevia è in media circa 200 volte più dolce dello zucchero.

Tre tipi di Stevia

Negli ultimi anni c’è stata preoccupazione per la stevia contraffatta, il che è probabilmente un motivo per cui la FDA è stata lenta nell’approvare tutti i tipi di stevia come GRAS (Generally recognized as safe – generalmente riconosciuto come sicuro).

Vi sono tre principali categorie di stevia:

  • stevia foglia verde,
  • estratti di stevia purificata,
  • miscele di stevia alterate.

La stevia foglia verde è la meno elaborata dei tre tipi di stevia. Le foglie sono essiccate e macinate in polvere. Questo tipo di stevia è stata usata in Sud America e in Giappone per secoli come dolcificante naturale e come medicina. La stevia foglia verde è solo circa 10-15 volte più dolce dello zucchero. Questa versione non trasformata più probabilmente contiene una quantità maggiore di steviosidi e rebaudiosidi.

Gli estratti di stevia purificati sono più elaborati rispetto alla stevia foglia verde. Secondo gli standard FDA stabiliti nel 2008, questi estratti devono contenere oltre il 95% o più di puro rebaudioside A.

L’opzione meno salutare è la miscela stevia modificata. Nel momento in cui un prodotto come questo viene posto su uno scaffale, rimane molto poco della pianta di stevia. Alcune aziende utilizzano processi per creare queste miscele che includono solventi chimici, incluso l’acetonitrile (che è tossico per il sistema nervoso centrale) e, un derivato del mais OGM, chiamato eritritolo. La piccola quantità di stevia residua contiene rebaudioside.

Molti estratti di stevia purificati e miscele di stevia alterate risultano essere 200-400 volte più dolci dello zucchero.

Benefici per la salute

  • Anticancro (trattamento naturale al cancro)

Nel 2012, la rivista Nutrition and Cancer ha evidenziato uno studio di laboratorio innovativo che, per la prima volta, ha collegato il consumo della stevia alla riduzione del cancro al seno. È stato osservato che lo stevioside aumenta l’apoptosi del cancro (morte cellulare).

Anche la rivista Food Chemistry ha pubblicato uno studio in cui si dimostra che quando la stevia viene miscelata a sostanze che combattono il cancro come la foglia di mora, i livelli di antiossidanti salgono.

  • Dolcificante per diabetici

L’uso di stevia, invece dello zucchero bianco, può essere estremamente utile per i diabetici che hanno bisogno di evitare il più possibile zucchero convenzionale.

Un articolo pubblicato su Journal of Dietary Supplements ha valutato come la stevia agisce sui ratti diabetici. È stato scoperto che i ratti trattati con 250 e 500 milligrammi ogni giorno riducevano significativamente i livelli di zucchero nel sangue. Un altro studio su soggetti umani maschili e femminili ha rilevato che assumere stevia prima di un pasto riduce i livelli di glucosio ematico e insulina dopo i pasti.

  • Supporta la perdita di peso e migliora i livelli di colesterolo

Il consumo di zuccheri aggiunti contribuisce in media a più del 13% delle calorie totali assunte nell’arco di un giorno. Questo elevato consumo di zucchero è stato collegato all’aumento di peso e agli effetti avversi dello zucchero nel sangue, due elementi che possono avere gravi effetti negativi sulla salute.

La Stevia è un edulcorante calorico a base vegetale. Sostituendo lo zucchero da tavola, con un estratto di stevia di alta qualità si ridurrà non solo l’assunzione complessiva giornaliera di zucchero, ma anche l’apporto calorico, mantenendo, quindi, il consumo di zuccheri e calorie in un range sano, riducendo il rischio di problemi legati all’obesità, come il diabete e la sindrome metabolica oltre a ridurre i livelli elevati di colesterolo nel siero, compresi i trigliceridi e il colesterolo LDL (colesterolo cattivo), ed aumentando il colesterolo (buono) HDL.

  • Abbassa la pressione alta

Anche in questo campo sono stati fatti degli studi, Catherine Ulbricht, farmacista senior del Massachusetts General Hospital di Boston e co-fondatrice della Natural Standard Research Collaboration, ha esaminato (con uno studio durato due anni) gli effetti della stevia affermando che riduce  la pressione sanguigna.

Alcuni glicosidi dell’estratto di stevia dilatano i vasi sanguigni e aumentano l’escrezione di sodio, due cose che sono molto utili per mantenere la pressione sanguigna a un livello sano.

Stevia, zucchero e altri dolcificanti

Un solo cucchiaino di zucchero da tavola convenzionale contiene 16 calorie e 4,2 grammi di zucchero.
Sfortunatamente, molte persone fanno uso di dolcificanti artificiali (non calorici) non sani per sconfiggere la dipendenza da zucchero. Alcuni di questi sono decisamente pericolosi. La maggior parte dei dolcificanti artificiali è nociva per la salute.

Ad esempio, l’aspartame (che si trova nella maggior parte delle bevande dietetiche e in molti alimenti “senza zucchero”) è associato a un più alto rischio di malattie cardiache, cancro e diabete, disturbi dell’umore, fibromialgia, ciclo mestruale prematuro,  autismo e malattie renali.

Un altro popolare dolcificante artificiale, il sucralosio,  risulta essere pericoloso per la salute poiché è una sostanza mutagena, il che significa che può interferire con il DNA a determinate concentrazioni. Uno studio del 2016 ha evidenziato il potenziale carcinogenico del sucralosio, in soggetti esposti al sucralosio la percentuale di persone con un cancro saliva in maniera esponenziale tanto che i ricercatori hanno concluso: “Considerando che milioni di persone sono probabilmente esposte al sucralosio, gli studi di follow-up sono urgenti.”

Per evitare i dolcificanti artificiali, in molti scelgono articoli addolciti con alcol di zucchero, come l’eritritolo, lo xilitolo, il mannitolo e il sorbitolo, in effetti, non causano picchi di zucchero nel sangue come lo zucchero da tavola, ma sono associati ad effetti collaterali come gonfiore, diarrea, gas. Altri dolcificanti naturali possono essere miele, datteri, zucchero di cocco, sciroppo d’acero, melassa di cacao nero, glassa balsamica, purea di banana, sciroppo di riso integrale e marmellata di frutta vera. Da tener presente che questi prodotti hanno sicuramente un impatto sull’apporto calorico e sullo zucchero nel sangue; tuttavia, hanno dei benefici salutistici da considerare, piuttosto che dei pericoli significativi da evitare.

Rapporto zucchero/stevia

  • 1 cucchiaino di zucchero = 1/2 bustina o 1/8 cucchiaino di polvere di stevia = 5 gocce di liquido;
  • 1 cucchiaio di zucchero = 1,5 pacchetti o 1/3 cucchiaino di polvere di stevia = 15 gocce di stevia liquida;
  • 1 tazza di zucchero = 24 pacchetti o 2 cucchiai di polvere di stevia = 2 cucchiaini di stevia liquida.

L’unica sostituzione che non funziona è la caramellizzazione nei dessert, in quanto la stevia non si comporta come lo zucchero convenzionale.

L’assunzione giornaliera ammissibile (DGA) degli steviosidi è di 5 milligrammi per kg di peso corporeo al giorno e di 4 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo di rebaudiosidi. Quando si usa la stevia, è meglio rimanere sotto questa quantità.

I rebaudiosidi di Stevia costituiscono circa 1/3 del peso totale del prodotto finale stevia purificato (non alterato o combinato con altri ingredienti).

Dove trovare la stevia e come usarla

La stevia è disponibile online o nella maggior parte dei negozi di alimentari locali, sia in forma liquida che in polvere. Si possono comprare foglie intere essiccate e macinarle a casa, anche se è consigliabile non usare la stevia nostrana per la cottura a causa delle reazioni chimiche che possono verificarsi.

Le varietà liquide sono utili per dolcificare caffè, tè o frullati. Le polveri funzionano meglio per cucinare.

Effetti collaterali della stevia

I benefici e gli eventuali effetti collaterali di stevia dipendono davvero da quale stevia si sceglie di consumare. Uno studio per testare gli effetti collaterali a lungo termine della stevia ha riportato che nessuno dei soggetti a cui è stata somministrata la stevia (alcuni dei quali presentavano diabete di tipo 1 o di tipo 2) ha avuto effetti collaterali significativi.

Un altro studio del 1999 (durato 60 giorni) indicava che la stevia poteva ridurre la fertilità dei soggetti di sesso maschile. La quantità di stevia non era stata specificata nell’estratto dello studio. La preoccupazione è che gli estratti di stevia possano influenzare gli ormoni perché i suoi glicosidi hanno una struttura simile agli ormoni vegetali come la gibberellina (composti prodotti da funghi con attività ormonale). Tuttavia, molte erbe, tra cui il ginkgo biloba, hanno anche questo componente naturale e, se consumato con moderazione, sembra essere sicuro.

In teoria, la stevia potrebbe causare reazioni allergiche in persone con allergia all’ambrosia (poiché appartengono alla stessa famiglia di piante).

Altri effetti collaterali generali che vengono segnalati con stevia sono gonfiore, nausea, vertigini, intorpidimento e dolore muscolare.