7 rimedi naturali per combattere l’infiammazione delle palpebre

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La blefarite è un disturbo dell’occhio molto comune. Diversi fattori possono contribuire a causare l’infiammazione della palpebra e del bordo ciliare. I ricercatori affermano che può essere considerata “la malattia degli occhi più diffusa e sottovalutata del mondo”.

La blefarite è associata ad altri problemi come secchezza oculare, forfora del cuoio capelluto e rosacea. Se non trattata adeguatamente, può portare a conseguenze gravi come l’infiammazione della cornea, il cancro delle palpebre e perfino la perdita della vista. Esistono, però, piccoli accorgimenti per prevenirne la comparsa. E, nel caso in cui la patologia si fosse già manifestata, esistono alcuni rimedi naturali che combattono i sintomi e debellano il problema alla radice.

Cos’è la blefarite

La blefarite è una patologia molto comune che causa l’infiammazione e il gonfiore della palpebra. Può provocare dolore, prurito e irritazione. Può anche causare sintomi più gravi come vista offuscata e infiammazione del tessuto oculare.

La superficie della nostra pelle è abitata da un enorme quantità di batteri. Talvolta, però, essi possono svilupparsi sul bordo ciliare. Ciò determina infiammazione, irritazione e altri fastidi.

Blefarite

Ne esistono due tipi:

  • Blefarite anteriore, che interessa la parte esterna ed anteriore della palpebra dove sono presenti le ciglia. Può essere causata da batteri, acari e forfora.
  • Blefarite posteriore, che si manifesta all’interno della palpebra, spesso associata alla disfunzione delle ghiandole di Meibomio. Quando queste piccole ghiandole non secernano sufficiente sostanza oleosa perchè ostruite, non detergono più efficacemente l’occhio e provocano irritazione e secchezza oculare.

Esiste una cura per la blefarite? Sì, ma dipende dal tipo. Di solito è la scarsa igiene che causa la blefarite anteriore e, infatti, quest’ultima può essere efficacemente curata. Quella posteriore, invece, non è curabile. Può essere, però, tenuta sotto controllo con semplici rimedi che aiutano l’attività delle ghiandole di Meibomio. Quando la blefarite diventa una patologia cronica occorre prestare maggiore attenzione all’igiene quotidiana.

Segnali e sintomi della blefarite

I sintomi della blefarite variano a seconda del tipo, della causa scatenante e della gravità. I sintomi più comuni sono:

  • Sensazione di bruciore.
  • Occhi rossi.
  • Irritazione.
  • Vista offuscata.
  • Lacrimazione.
  • Squame intorno al bordo ciliare.
  • Caduta delle ciglia.
  • Crosticine.
  • Infiammazione del tessuto oculare, in particolare della cornea.

Non è detto che questi sintomi indichino per forza la presenza della malattia, tuttavia è consigliabile farsi visitare da un oculista e sottoporsi ad un esame completo.

Talvolta possono insorgere alcune complicanze, tra cui:

  • L’orzaiolo, ovvero un piccolo nodulo rosso localizzato sul versante interno o esterno della palpebra che può provocare prurito e irritazione.
  • Il calazio, causato dall’ostruzione di una ghiandola di Meibomio, che provoca la comparsa di una piccola escrescenza rossa sulla palpebra. Di solito indolore, può però essere fastidioso.
  • Problemi alle ciglia: la blefarite può causare una crescita o una caduta anomala delle ciglia.
  • Lacerazione dovuta a secrezioni irregolari di sostanze lipidiche che possono causare danni all’occhio.
  • Secchezza oculare, determinata dalla diminuzione delle secrezioni oculari causate dall’anormale attività delle ghiandole di Meibomio.
  • Infezione secondaria, poiché lo sfregamento o il contatto con la zona oculare infetta può provocare un’altra infezione dovuta alla proliferazione dei batteri.

Cause della blefarite e fattori di rischio

La blefarite anteriore è di solito causata dallo stafilococco o dai batteri della forfora. Quando questi batteri iniziano a proliferare in maniera eccessiva, o la palpebra reagisce in modo avverso alla loro presenza, può manifestarsi un’infezione.

L’attività batterica associata alla blefarite anteriore è solitamente dovuta alla scarsa igiene. Ciò consente ai batteri di svilupparsi nelle pieghe delle palpebre. Essi provocano arrossamento, infiammazione, bruciore ed irritazione intorno alla palpebra.

A volte, la blefarite può essere causata da allergie o infestazioni da acari delle ciglia. Anche l’allergia a qualche trucco per gli occhi potrebbe favorirne la comparsa. Un acaro delle ciglia chiamato demodex può infestare i margini delle palpebre, provocando arrossamento e irritazione.

La blefarite posteriore, che colpisce la parte interna e umida della palpebra, è provocata da problemi alle ghiandole di Meibomio.

Quando queste ghiandole producono secrezioni irregolari, si crea un ambiente favorevole alla proliferazione batterica.

Anche particolari patologie della pelle, come la rosacea oculare o la forfora del cuoio capelluto, possono determinare la blefarite posteriore.

La rosacea oculare è un sottotipo di rosacea che colpisce occhi e palpebre. Sebbene i medici non sappiano esattamente quali siano le cause della rosacea, sembra che il suo insorgere sia favorito dalla bassa presenza di difese immunitarie.

Le persone che hanno la pelle grassa, gli occhi secchi o la forfora corrono maggiori rischi di sviluppare la blefarite.

Trattamento convenzionale

Il trattamento della blefarite dipende dalla causa della sua insorgenza. Generalmente la cura è volta a prevenire l’irritazione delle superfici oculari e a tener sotto controllo l’infiammazione.

Talvolta vengono prescritte lacrimanti artificiali o pomate lubrificanti. Per la cura della rosacea oculare vengono prescritti farmaci antinfiammatori topici e sistemici.

Per alleviare i sintomi, viene consigliata l’assunzione combinata di corticosteroidi e antibiotici topici. L’uso prolungato di questi farmaci, però, può determinare alcuni effetti collaterali. Gli antibiotici topici contengono l’eritromicina o la bacitracina.

Vengono applicati con i colliri o direttamente sugli occhi stendendo l’unguento sulla palpebra chiusa.

La tetraciclina è un antibiotico che viene spesso adoperato per la blefarite. Inoltre, viene utilizzata per trattare le infezioni batteriche della pelle e di altri apparati del corpo come l’apparato urinario, quello genitale e quello respiratorio. L’assunzione di tetraciclina può causare effetti indesiderati comuni, tra cui mal di stomaco, nausea, vomito e diarrea. Questo farmaco non deve essere assunto da bambini di età inferiore agli 8 anni o da donne in gravidanza o allattamento.

I ricercatori hanno anche notato che l’assunzione di antibiotici può alterare la flora batterica e favorire un’eccessiva proliferazione di microrganismi batterici e fungini. Ciò aumenta le possibilità di sviluppare nuovamente la blefarite o altri disturbi.

Blefarite: 7 trattamenti naturali

  1. Impacco caldo

Uno degli obiettivi nella cura della blefarite è quello di lenire la palpebra irritata e rimuovere le crosticine formatesi sulle ciglia.

L’uso di un impacco caldo può aiutare ad ammorbidirle e aumenta il flusso sanguigno alla palpebra, accelerandone la guarigione.

Innanzitutto, bisogna procurarsi un panno pulito e bagnarlo con acqua tiepida. Quindi, dopo averlo strizzato, bisognerà posizionarlo sull’occhio infetto per 10-15 minuti. L’applicazione va ripetuta tre volte al giorno al fine di favorire il drenaggio, ridurre l’infiammazione ed accelerare il processo di guarigione. Se non dovesse essere sufficiente, un batuffolo di cotone imbevuto d’acqua e un detergente delicato per inumidire e massaggiare la zona potrebbe essere una soluzione. Una volta che le ciglia sono asciutte, usa un altro batuffolo di cotone per rimuovere delicatamente le crosticine. Bisognerà ripetere questo procedimento ogni giorno fino alla scomparsa delle crosticine.

  1. Tè nero

Applica una bustina calda di tè nero sull’occhio infetto e lascialo agire per alcuni minuti. Il tè nero è un ottimo antinfiammatorio e antibatterico. I composti fenolici e tannini al suo interno hanno un’elevata capacità di inibire la riproduzione dei batteri.

Basta immergere la bustina di tè nell’acqua bollente per qualche minuto, attendere che si raffreddi, strizzalarla per rimuovere l’acqua in eccesso e applicarla sulla palpebra per 10 minuti.

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  1. Olio dell’albero del tè

L‘olio ell’albero del tè ha effetti antimicrobici, anti-infiammatori e antibatterici . È consigliato per eliminare gli acari e i batteri presenti sulle palpebre. Inoltre, dà sollievo alla pelle secca, sfalda e rimuove la forfora.

Per applicarlo, tuttavia, è consigliabile diluirlo prima con l‘olio di cocco.

  1. Evitare trucco per gli occhi e lenti a contatto

L’uso del trucco e delle lenti a contatto potrebbe compromettere l’igiene delle palpebre e, quindi, ritardare il processo di guarigione. Fino a quando la blefarite non viene curata, bisogna evitare sia il trucco che le lenti.

  1. Eliminare la forfora

La forfora può causare irritazioni e desquamazioni che possono diffondersi e causare un riposizionamento del sebo sulle sopracciglia, sul viso e persino ai lati del naso. Per eliminarla, prova rimedi naturali come gli oli essenziali, l’olio di cocco, i probiotici e gli acidi grassi omega-3.

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  1. Mangiare cibi anti-infiammatori

Seguire una dieta a base di cibi antinfiammatori contribuirà a migliorare naturalmente i sintomi della blefarite.

Gli alimenti migliori sono:

  • Alimenti a base di Omega-3. Salmone, sgombro, semi di chia, semi di lino e noci aiutano a combattere l’infiammazione e potenziano il sistema immunitario.
  • Frutta e verdura biologica : frutta e verdura contengono sostanze antinfiammatorie e antiossidanti. Rafforzano il sistema immunitario e favoriscono la rigenerazione cellulare fornendo le vitamine A, C ed E, importantissime per la vista.
  • Grassi sani : semi, noci, avocado, olio di cocco e olio d’oliva riducono l’infiammazione sistemica e aiutano la pelle a guarire.

Se non consumi abbastanza alimenti contenenti omega-3, sarà meglio prendere in considerazione l’assunzione di un supplemento giornaliero di olio di pesce.

  1. Batti le palpebre

Può sembrare strano, ma fare l’occhiolino potrebbe aiutare. Battere le palpebre aiuta le ghiandole di Meibomio a secernere sostanze oleose fondamentali all’idtratazione dell’occhio. Per chi è affetto da blefarite posteriore, il consiglio è quello di battere le palpebre almeno 20 volte, 4 volte al giorno per mantenere gli occhi lubrificati.

Come prevenire la blefarite

Per prevenire la diffusione di batteri che possono causare blefarite, è necessario mantenere le palpebre pulite ed evitare potenziali agenti irritanti o allergeni . È dunque consigliabile:

  • Detergere delicatamente le palpebre con acqua tiepida ed un sapone delicato e naturale.
  • È importante evitare di strofinarsi gli occhi, soprattutto con le mani sporche.
  • Lavare correttamente le mani prima di applicare trucco o lenti a contatto.
  • Usare idratanti naturali e prodotti cosmetici privi di sostanze chimiche come la lavanda o l’ olio di cocco.
  • Trattare immediatamente la forfora del cuoio capelluto, prima che possa diffondersi sul viso o intorno agli occhi.
  • Sostituire il trucco per gli occhi ogni sei mesi, in particolare il mascara.
  • Pulire e conservare le lenti a contatto correttamente.
  • Evitare potenziali allergeni che possono provocare infiammazioni, come glutine, uova, crostacei, noci e latticini.
  • Se sospetti di avere allergie o sensibilità alimentari, prova a seguire una dieta che elimini gli alimenti che potrebbero causare questi sintomi.

Precauzioni

In caso di sospetta blefarite, bisogna innanzitutto rivolgersi a un medico oculista. Prima di affidarsi agli antibiotici, potrebbe essere utile ricorrere a metodi naturali. Anche in questo caso, fallo sempre sotto la supervisione del medico.

Ultimo aggiornamento 2024-04-19 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API