Fideiussione bancaria: tutto quello che c’è da sapere

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La fideiussione bancaria è una particolare tipologia di contratto stipulato tra un cliente e un istituto di credito, per cui la banca si impegna ad intervenire nel caso in cui l’intestatario del contratto di finanziamento non riesca a garantire i pagamenti. Quest’azione di garante da parte della banca non è molto diffusa, di norma viene utilizzata per la richiesta di un mutuo o per investimenti di una certa rilevanza.

La storia

La fideiussione era una pratica diffusa già ai tempi degli antichi romani, dai quali si riprende il nome. È fideiussore colui che, obbligandosi personalmente verso il creditore, garantisce (promessa unilaterale) l’adempimento di un’obbligazione altrui. La fideiussione è efficace anche se il debitore non ne ha conoscenza.

In che consiste la fideiussione bancaria

Una fideiussione prevede l’intervento di un terzo soggetto che faccia da garante nel saldare il debito contratto con un istituto di credito. Nel caso di una fideiussione bancaria questo ruolo è svolto dall’istituto di credito stesso. È indubbio che questa sia la migliore garanzia che possa esserci: avere come garante un istituto di credito è la migliore delle ipotesi che si possano verificare.

È però necessario che l’intestatario del contratto di fideiussione sia capace e perfettamente in grado di garantire una certa affidabilità dal punto di vista finanziario per poter richiedere una garanzia del genere. La banca non ha dei limiti stabiliti per quanto concerne l’importo che può essere garantito nel caso in cui il creditore non possa più tener testa al debito; di solito la scelta che effettuerà l’istituto di credito è valutata tra due opzioni:

  • la fideiussione solidale,
  • quella con il beneficio d’escussione.

Cosa sono la fideiussione solidale e il beneficio d’escussione

Nella fideiussione solidale l’istituto bancario si farà carico sin da subito dell’intera somma che ha richiesto il creditore all’istituto di credito che ha concesso il prestito e che ora è in pagamento di mese in mese, diventando fin da subito responsabile di eventuali ritardi o mancati pagamenti in riferimento alla somma del debito principale.

Nel caso di beneficio d’escussione la garanzia della banca entra in gioco solo sul capitale residuo ancora non versato al creditore, quindi il creditore si rivolgerà prima al debitore per poi passare solo in secondo momento alla banca che fa da garante. Questo tipo di garanzia è infatti molto richiesta oggi dai locatori che ricercano sempre più importanti garanzie nei confronti degli eventuali locatari in modo da evitare possibili ed eventuali problemi legati al mancato pagamento dell’affitto, deposito cauzionale e decreti ingiuntivi per richiedere lo sfratto per morosità.

Tempi e funzionamento della fidejussione

Per sottoscrivere un contratto di fideiussione, il contraente deve garantire un deposito cauzionale che può essere in contanti o anche in titoli. Una volta che verrà siglato il contratto la banca la segnalerà alla Centrale di Rischio della Banca d’Italia, evitando così che il debitore possa chiedere ancora altri prestiti ad altri istituti prima di aver estinto il debito.

L’accettazione di una fideiussione bancaria non ha tempi fissi, si può andare da due o tre settimane fino a magari qualche mese: i tempi di accettazione dipendono dalle complessità delle operazioni e della burocrazia della banca a cui viene chiesta. Quando si tratta di soggetti privati, la fideiussione viene scelta dagli affittuari di un immobile, spesso anche per una richiesta dei proprietari.

Come funziona la fideiussione in caso d’affitto

Esistono anche altri tipi di fideiussione: oltre a quella bancaria esiste quella assicurativa per affitto. In questo caso la garanzia invece che essere rilasciata da un istituto bancario viene concessa dalla compagnia assicurativa o finanziaria. Nella praticità i contratti sono molto simili e prevedono infatti lo stesso tipo di domande, queste ultime sono:

  • sottoscrizione della polizza;
  • domanda di fideiussione per affitto;
  • pagamento degli interessi sulla base al valore del canone di locazione annuale;
  • garantire che nel caso in cui l’affittuario non riuscisse a pagare anche una sola rata mensile del canone di affitto, è la compagnia di assicurazione a farsi carico del risarcimento nei confronti del locatore dei canoni non pagati o dei danni riportati nell’immobile, oggetto del deposito cauzionale.

Le differenze tra una fideiussione bancaria per affitto e una fideiussione assicurativa per affitto sono soprattutto nella clausola dell’escussione a prima richiesta, quest’ultima è infatti presente in quella bancaria e non in quella assicurativa.

Per questo bisogna sapere che qualora il locatore accettasse questo tipo di contratto, il risarcimento per un canone di locale non pagato dall’affittuario potrà poi essere rimborsato non dalla compagnia direttamente, ma solo dopo l’inizio di un procedimento giudiziario del locatore contro l’inquilino che pecca di morosità.

Riepilogando, esistono dunque due tipologie di fideiussione per l’affitto:

  1. fideiussione bancaria per affitto;
  2. fideiussione assicurativa per affitto.

Nella prima opzione è l’istituto bancario che funge da garante per il regolare pagamento del canone di locazione qualora l’affittuario non paghi l’affitto mensile; nella seconda invece è la compagnia assicurativa ad essere il garante.

Come funziona nello specifico la fideiussione affitto

La crisi economica degli ultimi anni ha coinvolto tutti i settori della vita dei cittadini, ha avuto un forte impatto sui consumi e anche sulle possibilità di acquistare una casa. Molti infatti hanno dovuto rimediare sull’affitto ed è anche per questo che sono aumentate le richieste di fideiussione per la locazione.

Purtroppo sono state molte le famiglie italiane che non sono riuscite a pagare l’affitto, i locatori si sono trovati a far fronte a grandi difficoltà come il dover pagare le tasse sugli immobili locati anche se i canoni di locazione non venivano effettivamente percepiti; molti sono stati i decreti ingiuntivi per richiedere lo sfratto per morosità.

Per questi motivi, attualmente sempre più proprietari di immobili ma anche locatori privati, prima di affittare un immobile, chiedono al futuro/potenziale inquilino una fideiussione bancaria o anche assicurativa per il contratto di locazione. La differenza tra le due fideiussioni sta nei controlli sull’inquilino, infatti la compagnia di assicurazione non può effettuare le stesse verifiche che può invece attivare la banca.

Fideiussione bancaria: garanzie e costi

La fideiussione è un’operazione molto delicata e non viene elargita in maniera semplice e rapida. Prevede dei costi che rischiano di lievitare quando si tratta di una banca. È bene dunque considerare in anticipo le spese e gli oneri così da non avere spiacevoli sorprese a conclusione dell’operazione.

Per tutelarsi la banca chiede, in maniera obbligatoria, al contraente di versare un deposito cauzionale (contanti o anche titoli) che funga da garanzia dell’importo da assicurare. Oltre alla caparra, l’intestatario del contratto di finanziamento non ha finito coi pagamenti: dovrà infatti versare un’ulteriore commissione che solitamente corrisponde all’1% del totale di tale importo, più degli interessi, in genere elevati. Questi tassi tendono a crescere con il prolungarsi del tempo di durata della fideiussione: più lungo sarà il periodo di rimborso del debito, più elevati saranno gli interessi richiesti dalla banca per continuare ad essere fideiussore.

L’estinzione e il recesso della fideiussione bancaria

Paragrafo a parte per due situazioni molto importanti che riguardano l’operazione della fideiussione bancaria:

  • la sua estinzione,
  • il suo recesso.

L’estinzione di tale operazione è un atto giuridico tramite il quale si recede da un contratto che è stato formulato in precedenza. Per poter far ciò è necessario che venga dimostrato un comportamento negativo (per l’esattezza colposo) del creditore, che infrangendo un dovere giuridico perde di conseguenza il diritto di surrogazione della banca verso il creditore.

Il recesso invece avviene nel caso in cui l’ordinante non rispetti gli obblighi che ha assunto nei confronti della banca, previsti dal Codice Civile. La banca ha dunque la facoltà di recidere il contratto senza dover avvisare il cliente e quest’ultimo è tenuto a liberarla dalle obbligazioni nascenti e da qualsivoglia impegno. Qualora ciò non fosse possibile, deve costituire un deposito cauzionale (sempre contanti o titoli), purché di valore pari a quello delle obbligazioni, anche se non scadute. Sempre a scelta della banca, può anche fornire – per integrare questa pratica – altre garanzie reali e personali adeguate.

Non è solo la banca a poter esercitare il diritto di recesso, anche il cliente può richiedere il recesso della fideiussione bancaria tramite una comunicazione scritta ed un preavviso. Dovrà pagare tutto quello che è di sua competenza, per capitale, interessi, tasse e altri oneri aggiunti.

Considerazioni

La fideiussione bancaria è senza dubbio uno strumento utilissimo per un creditore, sempre che gli vengano garantiti i suoi diritti e la somma dovuta. Sicuramente la banca assolverà il pagamento, anche se il suo debitore non dovesse farcela, che dovrà poi pagarne le spese anche se può contare su un garante così importante.

Dato che, complice la crisi economica, esistono molte possibilità di fideiussione così come esistono tanti istituti di credito, prima di scegliere una certa fideiussione bancaria sarebbe bene fare una verifica e capire qual è quella più adatta alle vostre esigenze.

Bisogna anche poi considerare che una fideiussione bancaria non è un’operazione facile da espletare e nemmeno è una garanzia facile da ottenere, a meno che non si abbia una salda situazione dal punto di vista patrimoniale ed economico.