Escherichia Coli: quali sono i sintomi e come combatterlo

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L’Escherichia coli, più comunemente abbreviato in E. coli, è un tipo di batterio presente nell’intestino degli uomini e negli animali a sangue caldo.

Quasi tutte le forme di E. coli sono innocue, ma un ceppo specifico del batterio (noto come E. coli O157: H7) provoca gravi intossicazioni alimentari. Ogni anno più di 96.000 persone presentano un’intossicazione alimentare causata da questo batterio.

Se si mangia del cibo contaminato dall’E. coli, questo può infettare l’intestino e causare una vasta gamma problemi, anche gravi.

Segni e sintomi

Come fai a sapere se hai contratto l’E. coli?

Poiché è un’infezione intestinale, è probabile avere disagi nel tratto digestivo. I sintomi più comuni dell’E. coli includono:

  • Perdita di appetito
  • Nausea
  • Gas e flatulenza
  • Fatica cronica
  • Diarrea improvvisa molto acquosa
  • Feci sanguinolente

La maggior parte delle persone non presenta febbre, anche se un’alta temperatura corporea può essere uno dei sintomi. E mentre la maggior parte presenta nausea, altre persone non finiscono col vomitare.

Quanto tempo ci vuole per accorgersene? E quanto dura l’infezione?

I sintomi di un’infezione da E. coli si manifestano entro 10 giorni dall’esposizione al batterio e durano fino a 10 giorni.

Mediamente ci si sente meglio dopo sei-otto giorni.

Cause e fattori di rischio

Tutti i sintomi dell’infezione provengono dalla deglutizione dei batteri. Poiché l’E. coli vive nell’intestino di animali e umani, viene escreto nelle feci. Se quelle feci contaminano il cibo o l’acqua, si può essere esposti all’infezione.

Il cibo è il fattore di rischio più comune. Circa il 65% delle epidemie di E. coli proviene da cibo o acqua contaminati.

Quali alimenti sono associati all’E. coli?

Ecco i cibi più rischiosi:

  • Il manzo causa il 55% delle infezioni da E. coli (soprattutto la carne macinata e le bistecche).
  • Le verdure a foglia verde ne causano il 21%.
  • Gi alimenti caseari ne causano l’11%.
  • Tutte le altre carni causano il 6% delle infezioni.

Ci sono, poi alcuni fattori di rischio:

  • Età: anziani e bambini piccoli hanno maggiori probabilità di contrarre l’infezione.
  • Dieta: avere una dieta a base di carne incentiva i rischi, soprattutto quando è poco cotta.
  • Periodi: ci sono più epidemie di E. coli tra i mesi di giugno e settembre.

L’E. coli è contagioso?

Il contatto diretto da persona a persona o il contatto con animali rappresentano il 20% dei casi.

Trattamento convenzionale

Come si cura l’E. Coli?

La maggior parte delle persone guarisce senza che ci sia bisogno di alcun tipo di trattamento medico. Ma anche se spesso la malattia si risolve da sola, essa può portare a varie complicazioni. Quindi è sempre bene ascoltare il parere di un medico.

L’infezione è trattabile?

Al momento non ci sono trattamenti convenzionali per curare l’infezione. Nella maggior parte dei casi, la cura consiste nell’alleviare i sintomi. Ricorda di:

  • Riposare ed evitare l’attività fisica per conservare l’energia.
  • Bere molti liquidi per prevenire la disidratazione dovuta a diarrea e vomito.

L’infezione deve seguire il suo corso. In generale, gli antibiotici e i farmaci antidiarroici non sono raccomandati dagli operatori sanitari.

Nei casi più gravi, l’ospedalizzazione può aiutare a stabilizzare i sintomi. A seconda della situazione e del livello di disidratazione, i medici possono utilizzare una serie di trattamenti come fluidi ed elettroliti IV, scambio plasmatico e dialisi renale.

6 modi naturali per gestire i sintomi dell’E. coli e potenziare il recupero

Anche se non esiste una cura vera e propria, possiamo fornire al corpo il supporto naturale necessario per combattere l’infezione e riparare l’intestino.

1. Bevi molti liquidi

Durante quest’infezione si è ad alto rischio di disidratazione. Quindi, bisogna continuamente reintegrare i propri liquidi.

Inoltre, questi ci aiuteranno a liberarci più facilmente di tossine e batteri, facilitando il recupero.

2. Evita di aggravare i tuoi sintomi con una dieta sbagliata

Se si soffre di un’infezione da E. coli, bisognerà eliminare cibi ricchi di fibre, cibi pesanti ricchi di grassi e latticini. Potrebbero solo peggiorare la situazione.

3. Prova un tè alle erbe

Secondo una ricerca, diversi tè alle erbe possono avere potenti benefici quando si tratta di nausea e altri sintomi dell’E. coli:

  • Il tè alla menta piperita e quello alla radice di zenzero possono migliorare la digestione e alleviare il mal di stomaco.
  • La camomilla ha proprietà calmanti e antinfiammatorie che possono aiutare a lenire i crampi addominali.
  • Il tè al cardamomo può aiutare con gas e flatulenza.

4. Prendi un probiotico

Quando si ha un’infezione da E. coli, l’equilibrio batterico intestinale è sbilanciato.

I probiotici possono aiutare ad alleviarne i sintomi e promuovere la crescita di batteri intestinali sani può effettivamente aiutare a fermare la diffusione di batteri ostili.

L’acidofilo è una delle migliori scelte. Questo batterio amico produce composti antimicrobici nell’intestino e questi bloccano o rallentano la crescita di batteri ostili come la salmonella, l’E. coli, ecc.

5. Sorseggiare l’aceto di sidro di mele

L’aceto di sidro di mele è un rimedio tradizionale ad una vasta gamma di problemi. Le infezioni da E. coli non fanno eccezione. Questo può avere proprietà antimicrobiche utili per il trattamento dell’infezione.

6. Prova il crespino

Il crespino (Berberis vulgaris) è stato usato nella medicina tradizionale per secoli.

Uno studio pubblicato sull’Asia Pacific Journal of Tropical Medicine riporta che nei test di laboratorio, la berberina (il composto attivo nella pianta) è un’ottima risorsa cntro l’infezione.

4 consigli per la prevenzione

Quando si tratta di E. coli, la prevenzione è la migliore medicina. E poiché un’infezione da E. coli proviene sempre da cibi e superfici contaminate, ci sono modi molto semplici per proteggersi.

1. Mantenersi puliti

Ci si può esporre a feci contaminate in spazi pubblici, bagni, ecc. È importante lavarsi le mani regolarmente, specialmente quando si tocca una qualcosa o un ambiente rischioso, come:

  • Bagni.
  • Pannolini sporchi.
  • Ambienti pieni di animali.
  • Carne cruda

Dato che l’infezione deriva dall’ingestione dei batteri, è fondamentale lavarsi le mani prima di mangiare o di avvicinare le mani alla bocca.

2. Prepara correttamente i cibi

Tenere la carne cruda separata dagli altri alimenti fino a quando non viene cotta. Tenere il cibo nel frigorifero o nel congelatore per evitare la proliferazione dei batteri. Lavare bene tutti i prodotti sotto l’acqua corrente. E cuocere bene la carne per uccidere i batteri.

Particolare attenzione alla carne bovina: per bistecche e arrosti, la carne deve essere cotta fino a quando la temperatura interna raggiunge i 145 ° C o più.

Tuttavia, il batterio può ancora sopravvivere a temperature elevate. Per ridurre al minimo i rischi, prendi in considerazione la possibilità di ridurre il consumo di carne o di passare a una dieta a base vegetale.

3. Garantire la salute dell’intestino

Prendendo regolarmente dei probiotici – non solo quando si ha un’infezione – è possibile mantenere l’intestino pieno di batteri buoni, riducendo il rischio di eventuali infezioni.

Inoltre, si può limitare l’uso di antibiotici, mangiare più fibre e consumare meno grassi, latticini e carne rossa. Queste abitudini mantengono il tratto intestinale sano, resiliente e resistente alle infezioni.

4. Attenzione per acqua sporca

Che sia in una piscina o in fiume, è importante tenere l’acqua non sicura lontana dalla bocca. Evitare quindi di ingerirla.

L’acqua dolce sporca può essere contaminata dalle feci.

Precauzioni

Mentre la maggior parte dei casi di si risolvono in poche settimane, l’infezione intestinale può causare gravi complicanze legate alla disidratazione. Ad esempio, nei casi gravi, questa può essere talmente estrema da provocare insufficienza renale e talvolta persino la morte.

È importante parlare immediatamente con un medico se si sospetta di avere un’intossicazione alimentare, anche se i sintomi sembrano lievi. Inoltre, si faccia attenzione a segnali di pericolo come:

  • Diarrea che non scompare dopo quattro giorni.
  • Sangue nelle feci.
  • Crampi allo stomaco che non diminuiscono dopo essere andati in bagno.
  • Vomito per più di un giorno.
  • Sintomi di grave disidratazione, come vertigini o non essere in grado di urinare.