Dormire dopo pranzo: fa bene?

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Dopo aver pranzato, non esiste cosa migliore di fare un un piccolo riposino. A detta di alcuni è assolutamente sconsigliato, visto che al nostro risveglio possiamo essere troppo assopiti e svolgere le nostre funzioni in maniera negligente. Abbiamo raccolto un pò di opinioni, e provato alcune tecniche per restare svegli dopo aver mangiato.

Ovviamente abbiamo anche provato a tornare a lavorare dopo aver svolto una pennichella, e valutato il nostro stato di attività. In questo articolo ci addentreremo a sfatare i falsi miti e capire cosa sia meglio fare.

Perchè l’abbiocco prende il sopravvento?

A chi non capita dopo aver mangiato di essere in un completo stato di relax? Questo il più delle volte porta a schiacciare un pisolino, soprattuto nel primo pomeriggio. State tranquilli è assolutamente normale! Dopo aver mangiato, il nostro corpo, come un naturale orologio biologico si ‘spegne‘ e di conseguenza le energie vengono meno.

Ecco perchè sentiamo il bisogno di accomodarci sul divano o su qualsiasi mezzo di fortuna, per riposarci un pò. Nel momento in cui, dopo aver pranzato, vi accomodate sulla poltrona, la vostra palpebra automaticamente tenderà a chiudersi ed il vostro corpo si sentirà privo di forze.

Ma è possibile fermare questo fenomeno abitudinario? Certo! Andiamo a vedere come.

Consigli per restare svegli

Prima di tutto, cambiate le vostre abitudini, rimanendo svegli per più di due settimane consecutive dopo pranzo (ovviamente, la domenica riposate tranquillamente), il vostro corpò si abituerà a ritmi diversi, e di conseguenza a stare attivo dopo aver pranzato.

Provate con un caffè subito dopo aver finito di mangiare, e mettetevi subito al lavoro o magari a leggere, in modo tale che il vostro cervello si attivi immediatamente.

Il pisolino post-pranzo: fa bene?

In una recente intervista, si è appurato che circa 70 persone su 100, preferiscono fare un breve riposo dopo pranzo, ma perche? Il senso di appagamento dopo aver pranzato ci spinge ad un senso di relax, questo ci porta a prenderci una piccola pausa e schiacciare una ‘siesta’. In parecchi sostengono che in realta ciò fa male, ma secondo un recente studio condotto dal University of Maryland, prendersi una piccola pausa nel primo pomeriggio, ci consente di migliorare le nostre capacità celebrali, soprattuto se in età avanzata.

Ma tralasciando questo, staccare dopo un intensa sessione di lavora e riuscire a dormire almeno per 30 minuti, ci consente di recuperare qualche energia, e magari anche schiarire qualche idea. Anche perchè, per molti non è assolutamente facile restare vigili dopo pranzo, così ricorrono a caffè e bevande energizzanti per la stanchezza fisica per riuscire a mantenere il corpo attivo.

In sostanza, il riposino post pranzo è consigliato dai più, ovviamente evitate di andare completamente in letargo, 20/30 minuti sono più che sufficienti per reintegrare le forze.

I grandi esempi

Anche i migliori avevano il vizio della pennichella, infatti tra i vari amanti del sonnellino ci sono Albert Einstein, Napoleone, Thomas Edison e Aristotele. Tra le varie testiomonianze sparse, questi illustri personaggi amavano riposare dopo aver pranzato, quindi state tranquilli, non vi sentite in colpa, sicuramente non sarete gli unici, anzi, prendete spunto dai migliori!