La dieta del gruppo sanguigno, come è nata e come funziona

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Le tanto temute diete drastiche e le fatiche in palestra sono sempre state all’ordine del giorno per quelli che vogliono stare attenti alla linea e condurre uno stile di vita salutare. Nutrizionista e personal trainer sono presenze costanti nella vita di ognuno di noi; ma quante volte, pur avendo seguito alla lettera i loro consigli, non abbiamo ottenuto i risultati sperati? Come mai le diete che fanno dimagrire alcuni non sono efficaci per altri? Recenti studi hanno dimostrato che la responsabilità è del nostro sangue e di come reagisce alle sostanze presenti nei cibi che assumiamo! Per vivere bene e più a lungo non sono necessari eccessivo sforzo fisico e porzioni minuscole nel piatto, è sufficiente praticare la dieta pensata per il nostro gruppo sanguigno.

4 gruppi sanguigni per 4 tipi umani

Il sangue è il custode della nostra identità, reca memoria delle nostre origini e del nostro patrimonio genetico. Secondo la dottrina dei gruppi sanguigni – sviluppata in Giappone sotto il nome di  ketsuekigata – ognuno dei quattro gruppi (0, A, B, AB) è contraddistinto da determinate caratteristiche che influiscono sulla personalità, sulla dieta e sulla prestanza fisica di chi lo possiede. Facciamo un esempio pratico: il gruppo zero è quello più antico, formatosi nei i primi uomini che praticavano la caccia ed erano organizzati in piccole tribù; i loro alimenti base erano costituiti, ovviamente, da proteine animali. La persone che possiedono il gruppo 0 hanno ereditato queste caratteristiche ancestrali, per cui la loro dieta sarà iperproteica e costituita principalmente da carne.

La nascita della dottrina dei gruppi sanguigni

È merito del naturopata americano James D’Adamo l’aver teorizzato una stretta relazione tra il cibo e il gruppo sanguigno: alla fine di una lunga osservazione cominciata nel 1957, il dottore scoprì che gli stessi alimenti avevano effetti diversi sulle persone che li assumevano. Nel 1980 diede alle stampe il volume One Man’s Food, in cui dichiarava che una dieta calibrata al gruppo sanguigno ha effetti benefici sulla longevità e la salute fisica dell’individuo. La sua intuizione fu portata avanti dal figlio Peter J., anch’egli naturopata e convinto sostenitore dell’efficacia dei rimedi naturali per contrastare le patologie dell’organismo. Nel suo libro L’alimentazione su misura, pubblicato nel 1996 e tradotto in 50 lingue, D’Adamo non si limita a argomentare la sua teoria, ma fornisce il tipo di dieta corretta per ogni gruppo sanguigno e si dice certo dei benefici che è possibile trarre da un’alimentazione “sostenibile”. Nel volume, i cibi sono suddivisi in tre categorie: benefici, neutri e nocivi:

  • benefici i cibi che agiscono come un medicinale sul nostro organismo; assumerli significa non solo prevenire malattie o disturbi più lievi di natura fisica, ma anche purificare il corpo dalle tossine dannose che ne pregiudicano il corretto funzionamento.
  • neutre le sostanze che non apportano né benefici né danni al nostro fisico e si comportano semplicemente da alimenti da cui trarre nutrimento.
  • nocivi i cibi in cui sono presenti elementi non compatibili con il nostro gruppo sanguigno; il nostro sistema immunitario reagisce alla loro presenza come farebbe con un virus estraneo: li attacca e produce anticorpi per contrastarli.

Nel suo volume, il dottor D’Adamo fornisce una dieta pensata appositamente per ogni gruppo sanguigno che permetta di evitare i cibi nocivi e di assumere solo quegli elementi adatti alle caratteristiche genetiche di ognuno di noi. La sua teoria ha avuto una vastissima risonanza internazionale e in Italia è stata ripresa dal dottor Mozzi, medico chirurgo che ha pubblicato il volume La dieta del dottor Mozzi, in cui la prevenzione di rischi e la cura di malattie non sono affidate agli antibiotici, ma a una dieta sana a completamente naturale.

Cosa mangiare e cosa evitare per vivere bene

La dottrina dei gruppi sanguigni fornisce pochi e semplici consigli da seguire se si vuole condurre una vita sana e senza intoppi.

Le regole sono poche e, ovviamente, diverse per ogni gruppo sanguigno.

Le persone che hanno gruppo 0 conservano le caratteristiche genetiche dei primi uomini cacciatori: possiedono un apparato digerente molto robusto, in grado di sopportare una dieta iperproteica, a base di carne e pesce; al contrario, non digeriscono bene né cereali né i latticini, sostanze che vengono immediatamente agglutinate dal loro sistema immunitario causando malessere in tempi molto rapidi. Inoltre i cereali, in particolare quelli che contengono glutine, e alcuni legumi, come lenticchie e fagioli bianchi, potrebbero provocare uno sgradevole aumento di peso, mentre i prodotti caseari generano ritenzione di liquidi e gonfiore addominale. Nel regime alimentare del gruppo 0 non devono mai mancare carne, pesce e verdure. Sono invece da evitare latticini e cereali. È bene, inoltre, accompagnare la dieta con attività fisica giornaliera, meglio se intensa, come suggerisce l’impronta genetica!

Il gruppo sanguigno A possiede le caratteristiche dei primi uomini agricoltori; come i loro antenati, gli individui di gruppo A basano la dieta sul consumo di carboidrati e di alcuni tipi di pesce (salmone non affumicato, tonno, carpa e sgombro), mentre non digeriscono gli elementi proteici come carne rossa, salumi e insaccati, che rallentano il metabolismo e causano aumento di peso; una fonte adeguata di elementi proteici è la frutta secca, in particolare arachidi e noci. Da evitare anche i latticini grassi, come il latte vaccino e i formaggi stagionati, che provocano ritenzione idrica; per il gruppo A, il dottor Mozzi consiglia un regime alimentare che si avvicini a quello vegetariano, con consumo costante di frutta di stagione e di tutte le verdure, fatta eccezione per cavoli e patate. Inutile ricordare che alla salute fisica si accompagna sempre la salute mentale: per gli individui di gruppo A, più soggetti di altri allo stress e all’irritabilità così dannosi per il sistema immunitario, è bene praticare un’attività fisica che favorisca il rilassamento mentale, come lo Yoga e il Tai Chi Chuan. Coinvolgere la mente nelle attività del corpo è il modo più immediato e salutare per scaricare tensioni accumulate durante la giornata: questo garantisce le 7-8 ore di riposo notturno di cui ha bisogno il gruppo A. Ultimo, ma non trascurabile consiglio: non saltare la colazione, purché non si esageri con il caffè (1-2 tazzine al giorno).

Il gruppo sanguigno B si è formato presso le popolazioni nomadi del Medio Oriente; i continui spostamenti hanno portato a uno sviluppo più complesso del sistema immunitario, di cui beneficiano ancora gli individui che hanno questo gruppo. La dieta consigliata per loro è caratterizzata da un perfetto equilibrio tra proteine animali (agnello, coniglio e merluzzo in particolare) e verdure, mentre sono da evitare – soprattutto a cena – cereali come frumento e grano saraceno, mais, sesamo e arachidi, alimenti che causano sovrappeso. Per il gruppo B è possibile assumere latticini, purché non si tratti di formaggi grassi e stagionati. All’equilibrio alimentare fa riscontro quello fisico, con attività bilanciate tra il coinvolgimento mentale e l’affaticamento del corpo: gli sport consigliati sono tennis, escursioni in bicicletta, alcuni tipi di arti marziali e la meditazione, efficace per combattere lo stress.

Infine, il gruppo sanguigno AB, il più recente dei quattro, è caratterizzato dalla mistione dei gruppi A e B, per cui gli sono dannosi un gran numero di alimenti: per questo motivo la dieta prescritta per gli individui AB andrebbe seguita con particolare attenzione. Favoriscono la salute fisica e mentale degli individui con gruppo AB alimenti come le uova e il pesce (specialmente merluzzo, salmone non affumicato, nasello), il tofu e gli ortaggi a foglia verde (come bietole, broccoli, patate, sedano e prezzemolo), mentre è assolutamente sconsigliato, perché non digeribile, ogni tipo di carne.

Da evitare anche il consumo di cereali – in particolare il frumento, che causa sovrappeso e problemi respiratori – dopo le 17.00; benefici se assunti in quantità ridotte possono rivelarsi il miglio e il riso. Per aiutare il fisico, è consigliabile praticare tutti i tipi di sport, da quelli leggeri a quelli più intensi, unitamente a attività rilassanti, utili per evitare accumulo di stress.

Conclusioni

Questo tipo di regime alimentare è studiato per essere seguito da tutti gli individui, dai bambini agli anziani; è ottimo sia per prevenire patologie che per curarle e assicura il mantenimento della salute di corpo e mente in modo del tutto naturale. D’altra parte, affidarsi alla natura è la via più semplice e piacevole per stare bene.