Cosa è il Coenzima Q10 e come agisce sul corpo

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CoQ10, ovvero Coenzima Q10, è un elemento fondamentale per il funzionamento del nostro organismo, ad esempio, è un ottimo antiossidante e protegge le cellule dal nostro corpo dagli effetti dell’invecchiamento, è, inoltre, usato in medicina per aiutare pazienti affetti da problemi cardiaci. Il nostro organismo è perfettamente in grado di produrre questo Coenzima, tuttavia, in alcuni casi si riscontrano dei deficit produttivi dovuti, perlopiù, a stress ossidativo o altrimenti conosciuto come danno da radicali liberi.

Si associano a bassi livelli di CoQ10 problemi cognitivi, diabete, cancro, fibromialgia, malattie cardiache e muscolari. In definitiva, possiamo affermare che il CoQ10 è forse il più potente e popolare antiossidante esistente.

Cos’è il CoQ10

Come già detto il CoQ10 è un potente antiossidante. Nella sua forma attiva si chiama ubichinone o ubiquinolo, o ancora detto ubiquinone, viene prodotto naturalmente dal corpo e serve per fornire energia alle cellule, trasportare gli elettroni e regolare i livelli di pressione sanguigna. Molti lo chiamano anche Vitamina Q ma proprio per il fatto di essere prodotto naturalmente dal nostro organismo senza supporto di cibi lo declassa dalla categoria delle “vitamine”.

Come funziona il CoQ10

Il CoQ10 è fondamentale per permettere il processo di trasformazione dei grassi e degli altri nutrienti in energia. Senza questo coenzima non avremmo energia sufficiente per svolgere le normali funzioni corporee. Ancora, il CoQ10 aiuta a digerire correttamente il cibo e difende le cellule dai danni provocati dai radicali liberi.

Il CoQ10 può esistere in tre diversi stati di ossidazione e in alcune sue forme è in grado di donare elettroni che è poi la caratteristica fondamentale per eliminare il danno dei radicali liberi. È stato dimostrato, inoltre, come il coenzima aiuta ad assorbire la vitamina C e la vitamina E massimizzandone gli effetti.

Il nostro corpo è in grado di produrre naturalmente il CoQ10, tuttavia la nostra capacità di produzione diminuisce con l’avanzare dell’età che è, però, il momento in cui ne avremo più bisogno.

Perché dovrei assumere un integratore di CoQ10

Ti starai chiedendo: se il nostro organismo è in grado di produrre autonomamente il CoQ10 perché dovrei integrare?
Secondo uno studio della Oregon State University la sintesi naturale di CoQ10, più l’assunzione di cibo, in teoria sono sufficienti, tuttavia, la capacità di produzione diminuisce con l’avanzare dell’età. Questo declino è più evidente nelle persone con età superiore ai 40 anni e in particolare in quelle che assumono statine. È stato anche appurato che gli individui affetti da diabete, cancro e insufficienza cardiaca tendono ad una diminuzione dei livelli plasmatici di CoQ10. Raramente una persona può soffrire di “carenza di coenzima Q10 primaria”, e i pochi casi esistenti collegano questa carenza ad un difetto genetico che viene combattuto fornendo un supplemento di CoQ10 che serve ad evitare i danni cerebrali e muscolari dovuti, appunto, alla carenza primaria di CoQ10.

Quali sono i vantaggi del Coenzima Q10

  • Trasforma il cibo in energia

Il CoQ10 ha un ruolo fondamentale nella “sintesi dell’ATP mitocondriale”, ovvero la conversione dell’energia grezza degli alimenti nella forma di energia che le nostre cellule usano per permettere al nostro organismo di espletare le sue funzioni. Questo processo di conversione, appunto, richiede la presenza di CoQ10. Uno dei suoi ruoli è quello di accettare gli elettroni durante il metabolismo degli acidi grassi e del glucosio e quindi trasferirli agli accettori di elettroni.

  • Riduce i danni da radicali liberi

Il danno ossidativo, cioè quello da radicali liberi, gioca un ruolo fondamentale nel declino funzionale che accompagna il processo di invecchiamento. Essendo sia idrosolubile che liposolubile il CoQ10 ha dimostrato una forte efficacia nel “contrastare” il processo di invecchiamento. Infatti, il Coenzima Q10 è in grado di proteggere le cellule e il DNA dal danno ossidativo e neutralizzare i radicali liberi i quali contribuiscono alla formazione di malattie cardiache; neurologiche; cancro e diabete.

  • Migliora la salute del cuore e gli effetti offset delle statine

Sebbene si ritiene siano necessari ulteriori studi, il CoQ10 ha un formidabile potenziale di prevenzione e cura dei disturbi cardiaci agendo come antiossidante e riducendo i danni da radicali liberi. Un rapporto del 2015 pubblicato su Frontiers in Bioscience “le carenze di CoQ10 sono dovute a mutazioni autosomiche recessive, malattie mitocondriali, stress ossidativo correlato all’invecchiamento e processi di carcinogenesi e anche ad un effetto secondario del trattamento con statine”.

Quello che si è scoperto è che l’integrazione di CoQ10 è utile per coloro che assumono statine, poiché abbassa gli effetti collaterali legati al trattamento. Le statine sono utilizzate per ridurre il colesterolo ma hanno anche l’effetto di ridurre la produzione di CoQ10, di conseguenza l’integrazione del Coenzima porta ad assoluti benefici nei pazienti trattati con statine.

  • Rallenta gli effetti dell’invecchiamento

La sintesi dell’ATP mitocondriale è fondamentale per mantenere il metabolismo veloce, per dare forza ai muscoli, per avere ossa forti, pelle giovane e tessuto sano. È stato appurato che i livelli di Coenzima diminuiscono con l’età e che tale diminuzione sia la principale causa del rallentamento del metabolismo e della degenerazione degli organi quali: fegato, cuore e muscolo scheletrico.

Sebbene l’integrazione di CoQ10 non abbia dimostrato un allungamento della vita degli animali sottoposti al trattamento, si può affermare con sicurezza che tale integrazione aiuta a rallentare i processi di invecchiamento e in particolare aiuta a ridurre la perdita di massa muscolare, danni alla pelle alle ossa e alle articolazioni.

  • Aiuta a mantenere livelli di pH ottimali

All’interno delle cellule il CoQ10 aiuta a trasportare le proteine ed è in grado di separare determinati enzimi digestivi dal resto della cellula. Si ritiene che attraverso questo meccanismo il CoQ10 sia in grado di mantenere livelli di pH ottimali il che è di primaria importanza in quanto è acclarato che le malattie si sviluppino più facilmente in ambienti con pH alterati. Grazie anche a questa capacità il CoQ10 è in grado di ridurre il rischio di cancro; infatti in coloro che hanno determinati tipi di cancro (mieloma, linfoma, seno, polmone, prostata, pancreas e colon) sono stati riscontrati bassi livelli di CoQ10.

Recenti studi, inoltre, hanno dimostrato che un trattamento di CoQ10 ha portato ad un miglioramento generale delle condizioni delle donne affette da cancro al seno.

  • Protegge la salute cognitiva

La caratteristica principale dei soggetti affetti dal morbo di Parkinson è l’aumento dello stress ossidativo in una parte del cervello chiamata substantia nigra. È stato dimostrato come il CoQ10 sia utile a compensare le diminuzioni delle attività delle catene di trasporto degli elettroni mitocondriali ed è stato appurato, inoltre, come le persone affette da disturbi cognitivi presentino livelli bassi di CoQ10.

Diversi studi condotti su malati di Parkinson hanno evidenziato come la somministrazione di CoQ10 sia ben tollerata dai soggetti sofferenti e, inoltre, come la sua somministrazione abbia portato ad un giovamento moderato nelle condizioni generali.

I migliori modi naturali per aumentare CoQ10

Il CoQ10 si trova, principalmente, in cibi quali carne, pollame e pesce. Analogamente possiamo trovare il Coenzima in fagioli, noci, uova e latticini. In particolare, i migliori cibi sono:

  • Manzo nutrito con erba;
  • Aringhe;
  • Pollo ruspante;
  • Trota arcobaleno;
  • Semi di sesamo;
  • Pistacchi;
  • Broccoli;
  • Cavolfiore;
  • Arance;
  • Fragole;
  • Uva;
  • Sardine;
  • Sgombro.

Attualmente non ci sono particolari raccomandazioni sull’assunzione di CoQ10. Poiché i cibi forniscono basse dosi di Coenzima, per gli anziani e per coloro che hanno disturbi cardiaci l’assunzione di CoQ10 è, invece, consigliata.

Si stima che la dieta influisca solo per il 25% del totale del fabbisogno di CoQ10, perciò ai soggetti con particolari patologie se ne consiglia l’integrazione.

Supplementi e integratori di Coenzima Q10

Il CoQ10 è presente in bassissima quantità nei cibi, per questo motivo, per chi ne ha necessità se ne consiglia l’assunzione sotto forma di capsule.

Dosaggio

La dose giornaliera consigliata varia da 30 milligrammi a 1000 milligrammi al giorno. La maggior parte degli esperti consiglia 200 milligrammi per gli adulti e una dosa più alta per coloro che sono trattati con statine.

Quanto costano?

Il costo varia a seconda della marca, sia va dagli 8 cent ai 3 dollari.

La cosa importante è vedere la quantità di CoQ10 presente in ogni capsula, alcune marche, infatti, forniscono un dosaggio minore andando ad aggiungere dei “riempitivi”.

Precauzioni ed effetti collaterali

Sebbene sia considerato più che sicuro il CoQ10 può avere effetti collaterali tra i quali:

  • Insonnia lieve
  • Livelli elevati di enzimi epatici;
  • Eruzioni cutanee;
  • Nausea;
  • Dolore addominale;
  • Vertigini;
  • Sensibilità alla luce;
  • Irritabilità;
  • Mal di testa;
  • Bruciore di stomaco;
  • Stanchezza.

Inoltre, il Coenzima CoQ10 può interagire negativamente con alcuni anticoagulanti come il warfarin. Sempre meglio consultare il proprio medico prima dell’assunzione.

In alcuni casi il CoQ10 può far abbassare i livelli di zucchero e quindi ridurre il fabbisogno di insulina. È necessario sempre leggere le istruzioni ed iniziare con un basso dosaggio. È possibile ridurre al minimo gli effetti indesiderati assumendo piccole dosi di massimo 100 milligrammi.

Considerazioni finali

Il Coenzima CoQ10 è una sostanza naturale che aiuta a combattere lo stress ossidativo e a prevenire danni ai tessuti. I benefici comprendono riduzione degli effetti dell’invecchiamento, salvaguardia della salute cognitiva, miglioramento della salute del cuore e del metabolismo. Il Coenzima è prodotto naturalmente dal nostro organismo, tuttavia, se ne trovano piccole quantità in diversi tipi di cibo e la nostra capacità di produrne diminuisce con l’avanzare dell’età.

La dose giornaliera raccomandata è di 200 milligrammi.