Kombu, l’alga che migliora la digestione e tanto altro

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Tutti sono a conoscenza che nella maggior parte del mondo gli esseri umani non hanno una dieta sana, causa principale di molti problemi di salute.

Le probabilità per un essere umano di sviluppare il cancro o malattie cardiache, per via di una alimentazione sbagliata, sono molto alte.

Migliorando il modo di mangiare, si potrebbe ridurre il rischio di malattie.

L’alga Kombu, alimento base della cucina giapponese, è un ottimo punto di partenza per cambiare le nostre abitudini a tavola.

Di cosa si tratta

Il Kombu è semplicemente un’alga commestibile che cresce nelle foreste marine di alghe.

Queste foreste contribuiscono a mantenere un ecosistema equilibrato per gli organismi che vivono tra il fondale marino e la superficie dell’oceano. Proprio grazie alla sua funzione l’alga assorbe una vasta gamma di sostanze nutritive, questo la rende un alimento potente e benefico per la salute.

I benefici del Kombu

Ecco di seguito tutti i benefici di quest’alga miracolosa.

Migliora la digestione e riduce il gas addominale

Grazie all’elevata presenza di aminoacidi essenziali, l’alga Kombu, permette di digerire con molta facilità la maggior parte degli alimenti, legumi compresi. L’acido glutammico fornisce un delizioso sapore all’alga mentre la fibra aiuta la digestione in generale.

L’alga Kombu è l’ideale anche per chi soffre di gonfiore addominale.

Il gas intestinale, spesso dovuto alla mancanza nell’organismo degli enzimi necessari per abbattere gli zuccheri raffinati, può gonfiare lo stomaco e diventare un problema. L’alga Kombu è ricca di enzimi digestivi.

Aiuta potenzialmente a prevenire il cancro

La comunità scientifica, dopo numerosi studi, ha dimostrato che il cancro si può prevenire anche grazie all’aiuto dell’alga Kombu.

È risaputo infatti che esso sarebbe spesso provocato dall’infiammazione e dallo stress ossidativo cronico. Il kombu, come tutti gli altri ortaggi marini, è un noto anti infiammatore. Inoltre il consumo di verdure di mare può influire sul ciclo mestruale normale di una donna, influenzando, nel lungo periodo, la secrezione di estrogeni. La mancanza di questi ultimi è una delle cause principali del cancro al seno.

Per garantire la corretta produzione di estrogeni è necessario mantenere sotto controllo il livello di colesterolo nel sangue. L’alga kombu è un valido alleato.

Uno studio pubblicato sull’International Journal of Biological Macromolecules ha rivelato che il kombu può prevenire anche il cancro al fegato. In laboratorio, i tumori sono stati inibiti nei topi a cui è stato iniettato l’estratto di alghe marine, portando quindi i ricercatori a classificare il kombu come agente terapeutico contro il cancro.

Combatte l’anemia

L’alga kombu è ricca di ferro, elemento fondamentale per garantire la corretta quantità di globuli rossi nel sangue, fondamentali per la produzione dell’emoglobina. Essa, attraverso il sangue, trasporta l’ossigeno e rimuove l’anidride carbonica dai tessuti, garantendo il benessere cellulare. La pelle, i capelli e le unghie sono così mantenuti sani e forti. L’alga Kombu, in sintesi, può fornire il ferro necessario per mantenere un buon stato di salute. La mancanza di ferro provoca inoltre stanchezza e fiato corto.

I soggetti maggiormente a rischio sono le donne; durante il ciclo, in gravidanza e durante l’allattamento. Può soffrirne anche chi ha affrontato un intervento chirurgico, chi è affetto da colite ulcerosa ed infine i vegani ed i vegetariani. Non sono gli unici casi. Per fortuna, tra tutte le verdure di mare, l’alga kombu possiede un elevato contenuto di ferro che aiuta a prevenirne sia la carenza che i sintomi anemici.

Migliora la funzione tiroidea

L’alga Kombu possiede una quantità di iodio maggiore rispetto a tutte le altre alghe, questo la rende uno degli alimenti più ricchi di iodio al mondo.

Questo elemento è importante nelle nostre diete per garantire una sana produzione di ormoni ed una tiroide correttamente funzionante. Può essere molto utile anche a chi soffre di ipotiroidismo, assumendone tuttavia una quantità monitorata.

Secondo un rapporto pubblicato sul Thyroid Research, lo iodio, oltre ad essere fondamentale per la sintesi dell’ormone tiroideo, fornisce anche antiossidanti che possono aiutare a prevenire il cancro e le malattie cardiache. Quest’alta concentrazione di iodio, nell’alga Kombu, è attribuita alla sua capacità di assorbire i sali naturali presenti nell’oceano.

Recenti studi sulla tiroide affermano che il nostro corpo non è in grado di produrre naturalmente lo iodio, è quindi importante assicurarsi di assumere dall’esterno la quantità giornaliera necessaria ad un corretto funzionamento della tiroide. Circa il 40% della popolazione mondiale soffre per la carenza di iodio, Kombu è un ottimo modo per integrarlo nella dieta.

Combatte l’artrite reumatoide

L’alga Kombu è ricca di fucoidan, un polisaccaride solfato contenuto in varie specie di alghe brune. Sembra che il fucoidan elimini le cellule infiammate che causano l’artrite. Per questo motivo i ricercatori consigliano l’alga Kombu come trattamento per la cura di questa patologia.

Come usare il Kombu

L’alga Kombu, per essere commercializzata, viene essiccata sul fuoco fino a diventare croccante, si può trovare quindi sotto forma di strisce, quadrati o cerchi chiamati kiri. È anche acquistabile sotto forma di polvere detta Saimatsu, o Doshi, sotto forma di brodo. La si può aggiungere ai legumi o alle zuppe.

Si consiglia di acquistare kombu in forma organica per evitare residui chimici.
Tre grammi di Kombu essiccato contengono solo:

  • 5 kcal
  • 1 gr di carboidrati
  • 1 gr di fibra
  • 20 mg di Calcio.

A confronto 5 grammi della maggior parte degli ortaggi contengono circa:

  • 1,8 gr di proteine
  • 0.75 mg di iodio
  • 12,2 mg di vitamina C
  • 0,3 mg di manganese
  • 0.1 mg di vitamina B2
  • 0.081 mg di vitamina A
  • 0.1 mg di rame
  • 0,111 mg di potassio
  • 0,6 mg ferro
  • 0.3 mg di zinco
  • 0.1 mg di vitamina B6
  • 0,5 mg di vitamina B3
  • 18 mg di fosforo.

La storia del Kombu

Il kombu è un’alga commestibile, molto popolare in Asia orientale, essa fornisce molti benefici nutrizionali direttamente dal mare, questi la rendono eccellente come la sua “alga sorella”: il wakame.

Kombu è il nome giapponese, i coreani si riferiscono ad esso come dashima, ed i cinesi lo chiamano haidai.

Questa alga prodigiosa proviene dalla famiglia delle Laminariaceae, così come il wakame, l’arame ed il kurome (altre tipologie di alghe marine).

La maggior parte del kombu proviene dalla specie “Saccharina japonica” (Laminaria japonica) e viene coltivata nei mari del Giappone e della Corea.

Oltre il 90% dell’alga kombu giapponese viene coltivata a Hokkaida e più a Sud, fino al mare interno di Seto.

Come precedentemente riportato, l’alga Kombu contiene molti tipi di minerali tra cui il calcio, il rame, il ferro, il magnesio, il manganese, il fosforo, il potassio, il selenio e lo zinco.

Le alghe brune sono inoltre una ricca fonte di iodio e di vanadio (minerale presente nelle verdure di mare) che aiutano a convertire gli zuccheri presenti nel sangue in amidi facilmente immagazzinabili dall’organismo.

Questo processo potrebbe ridurre il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.

È stato alquanto difficile trovare informazioni storiche su quest’alga miracolosa perchè si decompone molto facilmente, tuttavia, alcune prove hanno indicato l’esistenza dell’alga Wakame già nel 1200 a.C.

Il Kombu è diventato un alimento base non solo della cucina giapponese continentale ma anche della cucina di Okinawa.

Solo nel 1867 il termine “Kombu” è apparso, per la prima volta, in una pubblicazione in lingua inglese.

Per l’esportazione del Kombu essiccato fuori dal Giappone bisogna aspettare gli anni ’60.

I negozi ed i ristoranti asiatici sono stati i primi ad offrirlo, ora si può trovare facilmente nei supermercati, nei negozi di alimenti naturali e specializzati.

È noto che i giapponesi vantino una lunga aspettativa di vita grazie, in parte, al basso rischio di contrarre il tumore, e all’alto consumo di iodio presente nelle alghe.

Anche le statistiche sanitarie giapponesi confermano il legame tra l’assunzione di alghe e l’aspettativa di vita:

  • La durata media della vita in Giappone è di cinque anni più lunga rispetto al resto del mondo.
  • Le statistiche dicono che, già nel 1999, il tasso di mortalità per cancro era molto ridotto in Giappone.

Rischi e controindicazioni del Kombu

Come detto in precedenza è necessario consultare il medico prima di utilizzare l’alga Kombu se si soffre di problemi legati alla tiroide o se si assumono farmaci contenenti potassio.

Tutte le alghe, compresa l’alga Kombu, contengono elevate quantità di iodio, se assunte ogni giorno in quantità eccessiva potrebbero creare malfunzionamenti all’attività tiroidea dando nel tempo origine al gozzo.

Basti pensare che si potrebbe superare dell’800% il fabbisogno giornaliero di iodio.

L’abuso può creare dipendenza.

In sintesi l’alga Kombu è commestibile e cresce nelle foreste marine, apporta numerosi benefici tra cui migliorare la digestione, ridurre il gonfiore addominale, aiutare potenzialmente a prevenire il cancro, aiutare a prevenire l’anemia, migliorare la funzionalità tiroidea e combattere l’artrite reumatoide. È ricco di minerali e nutrienti e delizioso se aggiunto alle zuppe, agli stufati e tanto altro ancora.